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Una mostra che parla all'infinito |
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A/R Un Voyage vers l’infini è la mostra di una giovane
salentina, Emanuela Chiriacò, che esporrà le sue opere dal 1° al 15 giugno, nella galleria
d’arte Il Grifone a Lecce. A/R è il viaggio che accompagnerà il visitatore verso
l’infinito della soggettività di un’artista esordiente. Ma A/R sono anche le
iniziali del poeta che l’ha ispirata, Arthur Rimbaud, e che diventa il marchio
dell’intera esposizione. Le 15 opere in mostra sembrano tappe consecutive di un
viaggio; in realtà, non c’è linearità né continuità tra loro, perché come fluidi
fatti di pensiero, esperienza ed emozione, si mescolano le une nelle altre. La
pittura di Emanuela è un vortice che come un cerchio senza contorni, si apre
agli occhi altrui, e cattura in riflessioni intime sull’identità sessuale,
sulla ricerca talvolta estrema di un io che gradualmente compare sulle ossa
della tela, lo scheletro di chi l’ha partorita. Chi la osserva rischia di
perdersi, e nello smarrimento di ritrovarsi, in e attraverso percorsi privi di
un reale punto d’arrivo. Percorsi infiniti. L’Intervista Quando è cominciata la tua passione per l’arte? Da
sempre, ma con consapevolezza da 10 anni. Nell’ultimo anno però, in seguito ad
accadimenti personali, ho vissuto una vera e propria rinascita creativa, fatta
di sculture, disegni, pittura e scrittura. Il
Salento ti ha ispirata nel tuo percorso di crescita?
Il
Salento mi ispira indirettamente perché è una terra difficile da vivere che
genera facili turbamenti negli animi inquieti, e l’arte è il tramite per
trasferire questo sentire che non ha nessuna accezione negativa, anzi apre
nuove possibilità di riflessione. Perché è
un luogo difficile?
Perché
ancora troppo marginale rispetto alla contemporaneità in genere, ed è per
questo che mi affascina. È stimolante sul piano creativo un luogo che sia ai
margini, sia borderline. Inoltre le difficoltà sono parte integrante nella vita
di un artista. Ci si scontra per crescere e affermarsi. Solo se si ha la forza
giusta si ha il coraggio di iniziare “il viaggio”. Credi
che la vita dell'artista sia oggi più complessa che in passato?
La
vita dell’artista è sempre stata difficile, in Italia non mancano gli artisti,
manca il sistema arte e cultura contemporanea. Io lavoro per finanziare la mia
arte, e mi auguro un giorno di poter essere così libera da vivere solo di
questo.
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