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Rigassificatore, il governo si riserva di continuare a nicchiare |
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Ha avuto luogo lunedì 28 maggio a
Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza di Regione,
Provincia e Comune di Brindisi, l’agognata Conferenza decisoria avente ad
oggetto il “mostro” di Capo Bianco. Per un bel po’ di tempo l’annosa questione
era stata annacquata dallo svolgimento delle indagini penali, che avevano
donato una boccata d’ossigeno e più d’una speranza alle compagini del NO
proprio quando pareva fossero destinate ad arrendersi. Ora la convocazione del
Governo. Gli argomenti erano quelli noti ai più: da una parte la Brindisi Lng a
sostenere la regolarità di autorizzazione, annessi e connessi; dall’altra gli
Enti locali a richiederne la revoca in ambito di autotutela – Comune e
Provincia – o al massimo una V.I.A. a posteriori – Regione. La Brindisi Lng fa
invece leva sulla legittimità del procedimento ed in ogni caso sul principio
dell’affidamento ormai consolidatosi. Dinanzi ad uno scontro di posizioni
inevitabile, considerate le abissali divergenze di vedute tra le parti in
conflitto, il Governo, con strategia certamente non nuova al suo operare, ha
inteso rimandare nel tempo la risoluzione dell’inghippo. Ancora una volta. Ha
chiesto solo dieci giorni supplementari per pronunciarsi definitivamente sulla
vicenda. Questo continuo temporeggiare pare però più circostanziale che utile a
pervenire ad una decisione certa. Ed ogni volta che si discute di conferenza
decisoria, si finisce per avere con questo Governo incontri indecisori, che
anziché infondere maggiori certezze nell’una o nell’altra fazione in contrasto,
appesantiscono puntualmente il clima, ingenerando ancor più incertezza. Nonostante l’ennesimo rinvio e
la riserva di visione e valutazione della memoria in Conferenza depositata
dalla Lng, sono stati trionfalistici i toni del fronte CONTRO, a partire dalle
associazioni, passando da Mennitti per giungere ad Errico. Così Mennitti:
“Ritengo che ci si possa dichiarare soddisfatti dell’esito odierno, in quanto
si è registrata ancora una volta una posizione unanime di tutti i soggetti
interessati in riferimento alla necessità di giungere all’annullamento
dell’autorizzazione a suo tempo concesso alla società Brindisi LNG. Del resto,
l’azienda italo-inglese ha reso noto ufficialmente di non essere disponibile
all’eventuale avvio della valutazione di impatto ambientale postuma e, quindi,
viene meno anche tale ipotesi peraltro dagli enti locali da sempre non
condivisa.
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