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Criminalità informatica, l'Unione Europea lancia l'allarme
  
di Ilaria NICOLAZZO

Criminalità informatica: Ue lancia l’allarme

La Commissione europea ha adottato la comunicazione “Verso una politica generale di lotta contro la cibercriminalità” puntando l’attenzione sulla necessità di cooperazione e coordinamento fra le Forze dell’Ordine e gli addetti al lavoro e promuovendo in tal senso, delle azioni mirate, volte ad integrarsi con le altre iniziative già presenti a livello nazionale, europeo e mondiale.

Lo sviluppo di Internet e di altri sistemi di informazione ha rivoluzionato il sistema dei flussi di scambio delle merci, dei dati e dei servizi. Innegabili sono gli effetti pratici e positivi dell’innovazione tecnologia fornita dai sempre nuovi supporti informatici, la rapidità e la comodità nel compiere determinate operazioni, che prima richiedevano tempo e spazio. Ma la sicurezza? Quando solo per il semplice fatto di essere on-line siamo esposti con cavetto di rete al mondo? Ecco, on.line è le molte possibilità di reati, illeciti e nuove pericolose tipologie di crimini arrivano in casa nostra. Sia i reati tradizionali come la frode o la falsificazione, che quelli di nuovo tipo, come la pubblicazione di contenuti illegali, dal materiale pedopornografico, l’incitamento razziale, l’uso terroristico, o i reati propri delle reti elettroniche, pirateria, attacchi contro sistemi informatici, sono in costante evoluzione.

“La Commissione europea compie oggi un passo importante verso la formulazione di una politica europea generale di lotta contro la cibercriminalità - dichiara il vicepresidente Frattini, commissario responsabile del portafoglio giustizia, libertà e sicurezza - che comporterà una maggiore cooperazione operativa fra le Forze dell’ordine, una cooperazione politica ed un coordinamento migliori fra gli Stati membri, una possibile azione legislativa e una cooperazione politica e giudiziaria con i paesi terzi. Essenziali per il raggiungimento dei nostri obiettivi saranno anche il lavoro di sensibilizzazione, di formazione e di ricerca. Questa politica sarà efficace solo se sarà più intenso il dialogo col settore privato”.

Il carattere internazionale di questi reati in rete sottolinea la necessità di una cooperazione e di un coordinamento più intensi che vada al di là dei propri confini e delle proprie frontiere, ed ora che in Europa il consenso è generale, è necessario assolutamente che si parta con un’azione forte a livello comunitario.

La Commissione è nella posizione ideale per coordinare questa politica, in stretta collaborazione con gli Stati membri e gli altri organismi internazionali. I principali obiettivi a breve termine sono: migliorare e facilitare il coordinamento e la collaborazione fra le unità che si occupano di criminalità informatica, altre autorità competenti e altri esperti dell’Unione europea; elaborare un quadro politico coerente a livello Eu di lotta contro il fenomeno; fare opera si sensibilizzazione sui costi e sui pericoli della cibercriminalità.

Se pensiamo che il numero di frodi bancarie con il sistema detto “pishing” è aumentato dell’8000% negli ultimi due anni, la vendita di materiale pedopornografico su Internet genera un profitto illegale di quasi un miliardo di dollari l’anno negli Stati Uniti e in Europa, il 93% degli attacchi informatici avviene a danni di utenti domestici, considerati i più vulnerabili, capiamo l’urgenza della comunicazione adottata dalla Commissione e la necessità che solo collaborando si possa in qualche modo frenare queste pericolose attività criminali.

Non dimentichiamo che Internet è sinonimo di velocità, quindi l’attività legislativa, già di per sé macchina lenta, e quella di contrasto, condotta dalle forze dell’ordine, che il più delle volte brancolano nel buio, difficilmente riescono a stare al passo con questa evoluzione dai tempi cortissimi.

Dalle idee scaturite dalla necessità di agire a livello europeo, perché il problema venga affrontato con un politica comunitaria, ora è necessario passare alle azioni concrete, perché si possano raggiungere gli obiettivi.

 

 


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