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Le foto-poesie "scomposte" di Mario Prontera
Presentazione del volume di poesie "Estate 2005 e dintorni"

  
di Fabio D'ASTORE

Le foto – poesie “scomposte” di Mario Prontera

         Venerdì  18 aprile, si è svolta, presso la sala Convegni della Carra editrice (zona industriale), a Casarano, un’altra manifestazione organizzata dal Comitato di Casarano della Società Dante Alighieri; una manifestazione che si colloca nell’alveo della specifica attenzione rivolta dalla “Dante” –per statuto-, e quindi anche dal locale Comitato, alla  valorizzazione degli autori “locali”, per dare voce ad istanze espressive inerenti ai vari settori della cultura (arte, letteratura, musica, ecc.), che, non di rado, rimangono inespresse.

L’avvio a tale specifico settore, per quanto riguarda il Comitato di Casarano, viene dato da un singolare volume di foto-poesie, intitolato Estate 2005 e dintorni: sproloqui notturni in cerca di audizione e comunque, fatalmente, alle stelle!…. Si tratta di un volume di circa 200 pagine, pubblicato di recente dalla Carra Editrice di Casarano, nel quale si alternano fotografie, scattate e sviluppate dall’autore stesso, e poesie. Autore è il dott. Mario Prontera, che utilizza lo pseudonimo  “anonimo capuano”, con riferimento alle sue origini (Giuliano di Leuca), e che ha scelto proprio la “Dante” di Casarano per promuovere la presentazione della sua raccolta.

Desiderio accolto con favore dai soci tutti, giacché, come ha sottolineato nel suo indirizzo di saluto il presidente della sezione di Casarano, prof. Fabio D’Astore, “segnalare all’attenzione di tutti coloro che appaiono sensibili alle espressioni della lingua e della cultura italiane proposte che si muovono nella direzione del privilegio accordato al nostro patrimonio culturale -lato sensu- è attività che ben si collega ai principi fondamentali della prestigiosa Società Dante Alighieri, lucidamente ed efficacemente espressi nell’ Art. 1 dello Statuto e già fissati sin dal momento della fondazione, nel 1889.”

La presentazione del volume, a cui erano presenti numerose autorità, come, ad esempio il senatore Giorgio Costa, l’assessore alla cultura di Casarano, prof., Claudio Pedone, l’assessore alla P.I., dottor Antonio Memmi, l’assessore all’urbanistica, sig. Sergio Abbruzzese, ecc., ma anche e soprattutto un folto e qualificato pubblico, è stata affidata al prof. Aldo Jatosti, personalità dai molteplici interessi, che spaziano dalla musica, all’arte, alla letteratura, all’economia.

Il prof. Jatosti, Segretario dell’ Accademia Internazionale di Arte Moderna – Roma, critico e, soprattutto, Umanista, come egli stesso ama definirsi per la costante attenzione rivolta all’uomo, si è soffermato a lungo e con convincenti argomentazioni sulle poesie di Mario Prontera, analizzandole dal punto di vista contenutistico e da quello stilistico. Conclusa la presentazione, fra gli interventi del pubblico, particolarmente gradito è stato quello del preside prof. Giovanni Prontera, padre dell’autore e amato e apprezzato latinista e grecista, il quale ha sottolineato l’importanza delle manifestazioni culturali di questo tipo per la crescita civile e sociale della città.

Dopo la consegna di una targa – ricordo al prof. Jatosti da parte del presidente della “Dante”, prof. Fabio D’Astore, ha chiuso la serata lo stesso poeta, Mario Prontera, con la lettura di una coinvolgente lirica, dedicata alla figlia Carmen e intitolata Poco Importa… : ”Poco importa che come un filo di biada,/spintonata dalla superbia del grano/e dalla pochezza dei papaveri inebriati di sonno,/tu abbia  spesso smarrito la rotta inopinabile!/Poco importa che tu abbia abbassato lo sguardo/dinanzi a geroglifici fine a se stessi:/cifre legate da simboli strani,/equazioni diseguali e di gradi diversi,/disequazioni utili solo ai pazzi impazziti,/numeri che non segnano né un tempo finito,/né lo spazio bugiardo!/E ancora meno importerà/alle albe e ai tuoi tramonti,/che tu sappia calcolare la distanza del cielo;/poco importa alle stelle di sapere del…“delta”/entro cui giocarsi la vita,/un giorno la morte/POCO … BASTA SOGNARE,/E I SOGNI HANNO FACCE SFUMATE/E NON SEGUONO I … NUMERI.” 

 

 

 

 

 

 


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