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La preistoria del cinema

  
di Daniela ESTRAFALLACES

STORIA DEL CINEMA: LE ORIGINI

Il cinema ha celebrato, nove anni or sono, il centenario della sua nascita. Oggi è un mezzo di comunicazione dell’arte nella sua forma più completa che si manifesta attraverso la rappresentazione di suoni, immagini e sensazioni nel modo più preciso ed efficiente possibile. Tutto ciò appare scontato ai nostri occhi; ma, naturalmente, non è stato sempre così.

La società moderna gode del risultato di una appassionata, lunga e complessa ricerca sulla possibilità di conferire la capacità del movimento alle forme che per l’osservatore sono immobili, di rivederle e riprodurle. Prove ed esperimenti si sono susseguiti addirittura nei secoli, fino ad ottenere la tanto attesa e meritata ricompensa il 23 febbraio del 1895, quando Auguste e Louis Lumière brevettarono il cinematografo.

Fu un evento straordinario. Il nuovo strumento racchiudeva finalmente le caratteristiche che un proiettore di immagini in movimento su pellicola doveva necessariamente avere. Alla base del perfezionamento ottenuto c’erano i progressi conseguiti nello studio della fotografia, dalla camera obscura del cinquecento, proiettore di luce esterna in una stanza buia, fino alla prima pellicola fotografica, presentata nel 1879.

Quanto alla proiezione, già nel settecento un primo modello di lanterna magica veniva utilizzato come proiettore di immagini. Si perfezionerà nel corso dello stesso secolo e poi nell’ottocento, giungendo infine al cinematografo dei Lumière. Louis ed Auguste nacquero a Besancon, città della Francia orientale, rispettivamente nel 1864 e nel 1862. Figli di un fabbricante di lastre fotografiche di Lione, cominciarono ad occuparsi delle fotografie in movimento, colpiti dal Kinetoscope di Thomas Alva Edison.

Il kinetoscope era un proiettore attraverso il quale era possibile vedere delle figure in movimento. Il cinematografo dei Lumière era decisamente più elaborato e più completo dal punto di vista funzionale: maneggevole e leggero, veniva utilizzato come macchina da presa, proiettore e stampatore ottico. Il primo spettacolo cinematografico ebbe luogo il 28 dicembre del 1895.

Nel mese di giugno, a Lione, uno spettacolo si svolse di fronte al pubblico riunito in occasione del congresso della Società Fotografica Francese. Le pellicole presentavano sequenze estremamente semplici: prevalentemente, i protagonisti di questi primi esperimenti cinematografici, erano i componenti delle famiglie degli stessi fratelli Lumière. Una di queste sequenze mostrava l’immagine di una madre e di due bambini che osservano, da una banchina, l’arrivo di una barca; in altre sequenze si vedevano immagini di gente in piazza o di soldati durante le esercitazioni.

Fu clamoroso il successo di effetti speciali come il fumo in un filmato sul lavoro dei fabbri e le nuvole di polvere sollevate dal crollo di un muro. Stranamente, Auguste e Louis Lumière non prevedevano alcun futuro per il cinema. In seguito, per di più, sembrarono persino contrariati dall’evoluzione del cinematografo e dall’uso che se ne fece.

A loro va comunque riconosciuto il merito di una grande invenzione; e alla storia quello di avere, per nostra fortuna, seguito il suo corso, nonostante la malcelata opposizione dei padri di uno strumento rivoluzionario divenuto poi in seguito parte integrante delle nostre vite e mezzo di comunicazione insostituibile.

 

 

 


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