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Centro storico: tra antichi mestieri e nuovi malumori
  
di Eliseo ZANZARELLI

Oria

Quale tra le Amministrazioni comunali in senso lato, a prescindere cioè sia dalle ideologie politiche sia dalle potenzialità del territorio non ha mai inserito tra i suoi programmi la “valorizzazione e promozione del centro storico” e la “tutela del patrimonio architettonico, artistico, storico, culturale…del territorio? La domanda è chiaramente retorica.

Le espressioni sono generiche, ma l’effetto è assicurato: i cittadini sono sempre allettati dall’idea di poter godere di un centro storico curato ed ospitale, magari fiore all’occhiello di una città rinomata meta turistica… Perciò l’obiettivo valorizzazione e promozione è, da che mondo è mondo, in cima ad ogni buon proposito amministrativo.

Succede spesse volte però che, coloro i quali stilano i programmi elettorali e post-elettorali non abbiano piena cognizione di causa circa i loro proclami o, quanto meno abbiano personalissime e/o parziali vaghe idee…

Ma veniamo al dunque. Se si può pienamente considerare “promozione” del centro storico e dello stesso contesto storico-culturale patrocinare una iniziativa di Confartigianato volta alla riscoperta di antichi sapori e mestieri tra le caratteristiche stradine medioevali; non altrettanto si può dire del fatto di consentire ad operai poco accorti e sensibili di utilizzare cemento, collocare segnali e gabbiotti dell’elettricità nella zona monumentale, tra quelle stesse stradine medioevali “valorizzate” da iniziative come quella di cui sopra… Altro che tutela!

E se c’è, ovviamente, soddisfazione per la presenza, ogni prima domenica del mese, nell’ ambito di quella stessa bella iniziativa, di artigiani di svariati mestieri al lavoro come un tempo, di produttori enogastronomici locali, di musicanti ad allietare il percorso; d’altra parte c’è malcontento nel ricevere lungo lo stesso percorso tanti “pugni negli occhi” quanti sono gli incauti interventi “artistici post-moderni” susseguitisi a più riprese nel tempo, ma che recentemente, per la loro imponenza, stanno urtando la sensibilità pubblica.

Ci si aspetta pertanto delle soluzioni convincenti, dei provvedimenti che riscattino la non certo buona immagine che di sé fornisce in queste circostanze l’Amministrazione comunale. Si è in ogni caso fiduciosi in tal senso in quanto essa stessa sta, nel complesso, svolgendo un discreto operare in merito a promozione, valorizzazione… Ed è un peccato che poi vada ad “inciampare” in quelle che ben potrebbero considerarsi inezie, piccoli particolari che, se trascurati, rischiano di inficiare apprezzamento e condivisione di iniziative di maggior spessore a contorno delle quali ci deve appunto essere la cura di ogni minimo, seppur apparentemente di poco rilievo, particolare. 

 

 

 


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