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Centro storico: tra antichi mestieri e nuovi malumori |
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Quale tra le Amministrazioni
comunali in senso lato, a prescindere cioè sia dalle ideologie politiche sia
dalle potenzialità del territorio non ha mai inserito tra i suoi programmi la
“valorizzazione e promozione del centro storico” e la “tutela del patrimonio
architettonico, artistico, storico, culturale…del territorio? La domanda è
chiaramente retorica. Le espressioni sono generiche,
ma l’effetto è assicurato: i cittadini sono sempre allettati dall’idea di poter
godere di un centro storico curato ed ospitale, magari fiore all’occhiello di
una città rinomata meta turistica… Perciò l’obiettivo valorizzazione e
promozione è, da che mondo è mondo, in cima ad ogni buon proposito
amministrativo. Succede spesse volte però che,
coloro i quali stilano i programmi elettorali e post-elettorali non abbiano
piena cognizione di causa circa i loro proclami o, quanto meno abbiano
personalissime e/o parziali vaghe idee… Ma veniamo al dunque. Se si può
pienamente considerare “promozione” del centro storico e dello stesso contesto
storico-culturale patrocinare una iniziativa di Confartigianato volta alla
riscoperta di antichi sapori e mestieri tra le caratteristiche stradine
medioevali; non altrettanto si può dire del fatto di consentire ad operai poco
accorti e sensibili di utilizzare cemento, collocare segnali e gabbiotti
dell’elettricità nella zona monumentale, tra quelle stesse stradine medioevali
“valorizzate” da iniziative come quella di cui sopra… Altro che tutela! E se c’è, ovviamente,
soddisfazione per la presenza, ogni prima domenica del mese, nell’ ambito di
quella stessa bella iniziativa, di artigiani di svariati mestieri al lavoro
come un tempo, di produttori enogastronomici locali, di musicanti ad allietare
il percorso; d’altra parte c’è malcontento nel ricevere lungo lo stesso
percorso tanti “pugni negli occhi” quanti sono gli incauti interventi
“artistici post-moderni” susseguitisi a più riprese nel tempo, ma che
recentemente, per la loro imponenza, stanno urtando la sensibilità pubblica. Ci si aspetta pertanto delle soluzioni convincenti, dei
provvedimenti che riscattino la non certo buona immagine che di sé fornisce in
queste circostanze l’Amministrazione comunale. Si è in ogni caso fiduciosi in
tal senso in quanto essa stessa sta, nel complesso, svolgendo un discreto
operare in merito a promozione, valorizzazione… Ed è un peccato che poi vada ad
“inciampare” in quelle che ben potrebbero considerarsi inezie, piccoli
particolari che, se trascurati, rischiano di inficiare apprezzamento e
condivisione di iniziative di maggior spessore a contorno delle quali ci deve
appunto essere la cura di ogni minimo, seppur apparentemente di poco rilievo,
particolare.
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