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Risultati elettorali |
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In una Italia regionale “rossa”
per i tre quarti e più, in una Italia regionale che ha deciso di consegnarsi
nelle mani delle Sinistre, in una Italia il cui Governo centrale liberal –
destrorso è ormai circondato da amministrazioni territoriali ostili anelanti la
caduta o la resa dello stesso, una pur lieve nota di colore diverso, in
controtendenza finanche rispetto agli orientamenti di voto della stessa Regione
di appartenenza, emerge dallo spoglio oritano. Infatti, al cospetto di una
Provincia brindisina dichiaratasi complessivamente vendoliana, Oria,
amministrata dal centro-destra, non ha seguito la corrente; avrebbe invece
inteso dare continuità al programma di Fitto ed ai suoi benefici previsti per
il lungo periodo, per questo assolutamente antipopulistici. Il dato è eloquente: Fitto
riscuote circa il 60% delle preferenze di voto espresse, Vendola circa il 40%.
È dunque riscontrabile una certa coerenza, una certa continuità rispetto alle
precedenti Regionali, che avevano visto Fitto attestarsi attorno al 66% ed il
suo sfidante Sinisi attorno al 32%. È ovvio che ora, registrata la
sconfitta, la sfiduciata maggioranza elettorale oritana spererebbe di essere
smentita dall’operare del nuovo Governatore. Ove così dovesse essere si sarebbe
pronti ad uno “chapeau” rivolto ad un buongoverno; perché un buongoverno, quasi
sempre, viene riconosciuto ed accettato di buon grado. Nel caso contrario però si
prenderebbe atto di una acquisita maturità elettorale nello scegliere ciò che
più o meno auspicabile, più o meno opportuno per questo territorio più che ogni
altro bisognoso di una azione amministrativa accurata, diligente, coscienziosa,
credibile, almeno quanto lo è stata quella della Giunta uscente. Adesso non
rimane che attendere la “svolta” annunciata dal pericoloso, estremista,
sovversivo, diverso - come egli stesso ha gradito definirsi - Nichi Vendola.
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