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NOTIZIE DA SPECCHIA |
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I nuovi lampioni fotovoltaici Il “vento” dell’innovazione a
Specchia continua. Dopo l’energia eolica, il paese si prepara a sfruttare
un'altra risorsa naturale: la luce solare, e lo fa con i lampioni fotovoltaici. L’assessore Fabrizio Maisto,
ingegnere nucleare, ha deciso infatti, di riprogettare l’illuminazione
cittadina adottando dei lampioni fotovoltaici che sfruttando la luce solare
farebbero risparmiare sul conto della bolletta Enel, e sui costi di
manutenzione. Anche l’ubicazione dei pali stessi è assai più semplice di quelli
ordinari, visto che non è necessario scavare per interrare i cavi elettrici. Il progetto è appena iniziato,
alcuni lampioni fotovoltaici sono stati sistemati in via sperimentale nelle
strade rurali del paese, e per l’assessore Maisto non è che l’inizio di un
punto di svolta, per molte ragioni, vediamo quali. Il lampione fotovoltaico è
dotato di un piccolo pannello solare che provvede a caricare la batteria che
alimenta la lampada. L’intensità luminosa può essere regolata a piacere per
ogni singolo lampione scegliendo la fascia oraria che più si preferisce. Dunque
una massima luminosità dalle 21.00 alle 02.00 per esempio in prossimità di un
incrocio, in una piazza o su strade principali, luminosità che poi diminuisce
fino a scomparire con l’alba. I lampioni attuali sono lampioni
crepuscolari, sono cioè dotati di un sensore che rileva l’intensità luminosa,
se questa diminuisce, il sensore scatta e fa accendere il lampione. Ecco il
motivo per cui a volte, specie d’inverno, anche in pieno giorno quando delle
nuvole fanno diminuire la luminosità, i lampioni si accendono inutilmente
sprecando energia elettrica. Il sistema crepuscolare è dunque
obsoleto. L’assessore Maisto ha pensato, così, di sostituire questo sistema con
uno molto più all’avanguardia: un sistema di gestione centralizzato. Gestire cioè l’illuminazione
cittadina da un computer centrale, dal quale decidere quando accendere e quando
spegnere i lampioni, dove lasciare più intensa la luminosità e dove diminuirla,
vedere in tempo reale quale lampadina deve essere sostituita, insomma una
gestione puntuale e intelligente che porterà ad un enorme risparmio, prima
ancora del totale passaggio ai lampioni fotovoltaici. I quali lo stesso saranno
gestiti da un computer. Oltre a quelli citati, infine,
si prevedono anche interventi di miglioria estetica: i lampioni di vecchio
stile, quelli sospesi in aria agganciati alle pareti delle abitazioni, presenti
ancora in via Madonna del Passo, in via Roma e in alcune altre strade, verranno
presto sostituiti. Il Castello delle poesie Il 9 e 10 agosto u.s., al
castello Risolo in Piazza del Popolo a Specchia, si è svolta in due serate la
seconda edizione de “Il castello delle poesie”. La prima serata è stata tutta
dedicata alla presentazione della prima raccolta di poesie di Tiziana Cazzato,
dal titolo “Macchie d’inchiostro”. La seconda serata, è stata invece dedicata
al resto del panorama poetico specchiese. Il professore Antonio Penna,
regista delle serate, affiancato dal sindaco Antonio Lia e dall’assessore alla
cultura Francesco Caccetta, ha introdotto ogni poesia con brevi e personali
commenti, seguiti da rapidi cenni biografici sull’autore che di lì a breve
sarebbe stato letto. Un soffice sottofondo musicale
ha accompagnato i tre cantori: Concettina Panese, Antonio Riso e Rosario Paiano
che abilmente hanno saputo interpretare, leggendo le poesie, i dolori e le
speranze, gli amori e le delusioni, di Tiziana Cazzato e degli altri autori
specchiesi che hanno partecipato. Nella serata successiva, sotto
il cielo di San Lorenzo, la magia si è ripetuta grazie, questa volta ai
componimenti di tanti altri giovani e meno giovani autori specchiesi, che hanno
anche loro provato così, l’emozione di sentir letta al pubblico la propria
opera e di aver regalato un piccolo stralcio del proprio animo. Sono state serate di grande
formazione culturale, serate di cui se ne capisce il valore e se ne avverte la
mancanza, solo dopo averle vissute. “Il castello delle poesie” è ancora alla seconda edizione, ma l’anno prossimo, questo importante momento culturale diverrà anche un concorso a cui tutti i cittadini potranno partecipare.
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