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Un week-end londinese |
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Londra,
capitale del Regno Unito, città caotica, animata, vibrante e cosmopolita. Miriade di
turisti la invadono ogni anno e ne percorrono in lungo e in largo le strade
godendo delle sue bellezze. È superfluo dirlo, ma visitarla ne vale la pena! Il mio tour inizia da Hyde Park, dal
momento che alloggio nelle sue vicinanze. È un parco grandissimo, affollato di
studenti che cercano un po’ di concentrazione all’ombra di un albero, di
famiglie che trascorrono un’ora piacevolmente lontani dal traffico, di
‘joggers’ indecisi se Da Hyde
Park su per Piccadilly Lane, arteria centrale di Londra, lunga, trafficata,
negozi e hotels che si susseguono, fino a Piccadilly Circus. Il nome mi aveva
tratto in inganno forse perché l’avevo instintivamente associato al Circo
Massimo di Roma. Nulla di tutto ciò. È una rotatoria al centro di un grande
incrocio, ora chiuso al traffico, costituito da una fontana circolare
sormontata dalla statua di Eros. Non particolarmente impressionata, scatto
comunque la mia prima foto: sono pur sempre in Piccadilly Circus! Eros non
avrebbe alcuna connotazione erotica, sebbene la zona, nel XIX secolo, fosse
frequentata da prostitute. Ora la fontana è chiamata Shaftesbury Memorial
Fountain, in memoria del filantropo Lord Shaftesbury, e Eros rappresenterebbe
un angelo della carità più che il dio dell’amore. Ora che
sono nel cuore di Londra, della ‘city’, posso spostarmi come più desidero. Indicazioni
stradali puntano ‘Covent Garden’, ‘Chinatown’, ‘Trafalgar Square’, ‘Leicester
Square’. Indecisione iniziale, ma alla fine opto per Covent Garden, già sapendo
che comunque avrei spaziato per tutte le altre direzioni. Sono a Londra e non
voglio perdermi neanche un angolo! Covent
Garden è popolata da artisti di ogni genere: mimi, musicisti, pittori, e
giocolieri. Mi fermo a guardare un ragazzo al centro della piazza. Indossa un
completo marrone e una camicia rosa. Sta sudando e non solo perché la giornata
è calda. Sta intrattenendo il pubblico con giochi degni di un circo russo:
palle, clave e addirittura una di quelle biciclette alte 3 metri che per noi,
comuni mortali privi di equilibrio artistico, è impossibile pedalare. Lui ci
riesce. Bravo! Il pubblico applaude e ride anche perché è pure un umorista. Uno
dei miei pounds va nel suo cappello! Leicester
Square è una piazza a due passi da Chinatown ed ha la concentrazione più alta
di cinema della città. C’è una manifestazione religiosa in corso, in onore di
Buddha, e la piazza è gremita non solo di turisti, ma anche di manifestanti che
sfoggiano splendidi costume orientali. Nonostante la folla, riesco ad
avvicinarmi al monumento in memoria del grande Shakespeare e ad un’altra
piccola statua che aveva catturato la mia attenzione. È la statua di Charlie
Chaplin, piccolo e simpatico come lo era nella realtà. ‘The comic genius who
gave pleasure to so many’: il genio comico che ha divertito tanti è
l’inscrizione ai suoi piedi. Prima di
giungere in Trafalgar Square, scorgo da lontano delle bandiere colorate. Sono
le bandiere della pace. È un’altra manifestazione, questa volta contro la
guerra in Iraq. Qualcuno sta parlando, chiendendo il ritiro delle truppe
britanniche: è Ken Livingstone, il sindaco di Londra. Da Trafalgar Square il
corteo si sposterà in Downing Street per protestare di fronte la porta numero
10. Dall’amena
leggerezza del giocoliere alla triste realtà della guerra. La National
Gallery si trova in Trafalgar Square quindi ne approffito per tuffarmi due ore
nel tempio dell’arte. Non basterebbe un’intera giornata per visitare tutte le
sue stanze e per ammirare i dipinti che esse contengono, spaziando dal Medioevo
al XX secolo. Le due ore sono state appena sufficienti per vederne tanti, ma a
tralasciarne purtroppo molti. Turner, Constable, fra i pittori inglesi più
apprezzati, passando per l’imperdibile Leonardo da Vinci, il Canaletto, Goya,
fino ai più recenti, gli impressionisti francesi, Renoir, Cezanne, e il genio
olandese Van Gough. Sono davvero i miei occhi che vedono i tratti disegnati
dalla mano del grande Leonardo? Sono davvero i miei occhi che vedono le
tormentate pennellate di Van Gough? È una sensazione unica. Una
passeggiata tra i capolavori dell’arte che mi ha fatto palpitare il cuore, una
passeggiata che non ha prezzo, non solo perché si può godere del piacere della
vista di inestimabili opere d’arte, ma anche nel senso più concreto della
parola: la visita alla National Gallery è assolutamente gratuita. Cosa
sarebbe Londra senza il Big Ben e The House of Parliament? Forse sono gli
edifici che più la caratterizzano. Il Big Ben, l’imponente torre orologio, fu
completata nel 1859 ed il suo nome forse deriva da Sir Benjamin Hall, il primo
commissario dei lavori. Alle sue spalle si distende The House of Parliament, un
merletto tridimensionale ricamato da guglie aguzze. Dall’altro
lato della strada, Westminster Abbey, la famosa abbazia dove grandi re e regine
sono stati incoronati e dove grandi nomi della letteratura inglese sono stati
seppelliti. Il primo fu Geoffrey Chaucer, nel 1400. A lui sono seguiti altri,
tra cui John Dryden, Tennyson, Charles Dickens, Rudyard Kipling, Thomas Hardy. Sebbene
seppelliti in altre sedi, l’abbazia ha dedicato dei Memorials, monumenti alla
momeria di grandi scrittori come Jane Austen, le sorelle Bronte, John Milton,
William Wordsworth, T.S. Eliot. Londra è
questo e molto di più: London Bridge, Towers of London, London Eye. Si potrebbe
continuare all’infinito, ma il racconto non può superare la favolosa realtà. Spero
questo mio breve ‘diario di viaggio’ londinese possa invogliare qualcuno a
visitare questa città. A tal proposito vorrei segnalare un sito internet per
trovare un alloggio economico (a partire da 10/12 euro a notte) e un altro per
i voli a basso costo Brindisi/Bari- Londra. www.hostelscentral.com - www.ryanair.com
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