elenco articoli 

Grande Salento Promozione ed innovazione della macchina turistica
Sergio D’Oria: “meno sagre, feste, sfilate; più servizi, qualità e rispetto del territorio”   
di valebru

La grande promozione del Salento

Sempre attento ad analizzare la situazione socio-economico-imprenditoriale del tessuto salentino, al Presidente della Camera di Commercio di Lecce non sfuggono contraddizioni e critiche. Sergio D’Oria parla di turismo. <Come è possibile incrementare del 250% l’onere delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari pur sapendo che il “turismo blu” è ancora il più sviluppato, quello più importante e determinante per l’economia non solo locale? Questo aumento andrà a discapito del turista e dei servizi>. D’Oria plaude dunque la Regione Puglia che ha attivato tutte le procedure per rendere questa azione del Ministero del Tesoro incostituzionale.

Ecco tornare dominante il tema della qualità: anche la Camera di Commercio opera in tale prospettiva, assegnando un Marchio di Qualità alle imprese turistiche. <L’iniziativa si ripete per il terzo anno consecutivo – sottolinea il Presidente - allargando il campo di applicazione non solo alle strutture alberghiere e ristorative, ma coinvolgendo strutture ricettive diverse come campeggi, villaggi turistici, stabilimenti balneari>. Si arriverà ad interessare tutte le strutture pertinenti il settore turismo, dando la possibilità, assolutamente volontaria, di ottenere questo Marchio di Qualità rispettando un rigoroso standard qualitativo. L’istituzionale logo di riconoscimento viene attribuito sulla base di visite aziendali, condotte senza preavviso, che accertano il rispetto delle norme e dei parametri prestabiliti. <Le aziende che ricevono il certificato di qualità – afferma Sergio D’Oria – potranno fruire di una serie di vantaggi promozionali e pubblicitari a livello locale, nazionale ed internazionale>.

Certo si verificano delle incongruenze particolari nella nostra regione. D’Oria ne fa un esempio: l’assegnazione, che viene stabilita a livello regionale, delle “stelle” alle strutture alberghiere. Ebbene, la Puglia prevede le 4 stelle anche ad alberghi senza bagno in camera. La diversità degli standard da regione a regione crea situazioni problematiche per gli utenti. Lo sforzo, che va condiviso da tutti, è di rispettare pienamente la proposta offerta. <Quanta improvvisazione c’è ancora in questo settore? Tanta! Ma la cosa non fa meraviglia. È chiaro che i settori economici produttivi siano trainanti, invoglino, anche con pochi e raffazzonati mezzi, ad investirvi. Questa però deve rappresentare solo la prima fase di sviluppo, caotica e selvaggia, portata da una sorta di “effetto moda”. Dopo bisogna puntare sulla stabilizzazione del settore, su professionalità e formazione dell’operatore turistico>. La Camera di Commercio di Lecce ha messo in cantiere una serie di attività di formazione con aziende speciali <è un contributo importante – aggiunge D’Oria – anche se non sufficiente>.

Il monitoraggio costante delle acque di balneazione partirà per la prima volta nei mesi di luglio ed agosto: anche questo è un esperimento promosso dalla Camera di Commercio, insieme al Multilab (laboratorio di certificazione della Camera di Commercio stessa). <Non possiamo permetterci di aspettare che arrivi la Goletta verde ad assegnare Vele, punendo località solo perché magari quel giorno le condizioni atmosferiche compromettono la purezza dell’acqua> sostiene D’Oria, sottolineando come questo monitoraggio, operativo tutti i mesi dell’anno a partire dal 2005 con scadenze variabili, si renderà strumento validissimo per la promozione del Salento.

Per mantenere elevata la qualità e l’immagine turistica, inoltre, si deve fare uno sforzo nel segno dell’innovazione. Il turismo è anche moda, e la moda passa! Per il Presidente D’Oria non bisogna aspettare che trascorrere le ferie nel Salento non faccia più “tendenza”, ma immaginare nuovi scenari, creare rinnovamento, studiare e proporre nuove visioni di un turismo salentino non più strettamente legato a quello balneare. Ancora un esempio: le terme in molte parti del mondo sono pensate non più come luogo di cura, ma di benessere; <da noi invece le cure termali le paga ancora il sistema sanitario nazionale!>.

Un aspetto è certo stato curato da tutti, tanto e bene: la promozione. In questi anni, sottolinea il Presidente, enti locali a vari livelli ed istituzioni hanno profuso enorme impegno per promuovere il territorio. Ma, paradossalmente, si è spesso pensato al “contenitore” e non al contenuto. <La massima che tutti dovremmo adottare è: meno fiere, meno sagre, meno sfilate, meno feste e più servizi, più qualità, più attenzione per l’ambiente. Quello turistico è un settore estremamente vulnerabile. La “straordinarietà” della tutela deve essere la “quotidianità”>. È un monito che colpisce tante realtà salentine, dove l’offerta propina bellezze sfavillanti e impensabili lussi dai toni aristocratici ed elitari e poi, nella realtà, il territorio patisce le più elementari cure, dalla raccolta della spazzatura, ai problemi di fogna, traffico e parcheggio.

 

 


elenco articoli