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Oria: perla di Puglia
  
di Eliseo Zanzarelli

ORIA:PERLA DI PUGLIA

Vi sono dei posti, caratteristici del territorio pugliese -e vale davvero la pena visitarli- in cui l’antico ed il moderno coesistono senza recarsi disturbo; in cui la campagna, le verdeggianti distese, gli ulivi secolari, i vigneti ed i prati in fiore accompagnano fin dentro il centro abitato coi loro suoni ed odori caratteristici..Un posto di questo tipo è indubbiamente Oria, ridente cittadina in provincia di Brindisi, dalle antiche e gloriose tradizioni. Illustri ed attendibili fonti storiografiche, quali Erodoto di Alicarnasso e Strabone, ci narrano che un gruppo di Cretesi di Minos sarebbe stato sbattuto da una tempesta sulle coste joniche, fondando poi nell’entroterra Hjria, attorno al 1200 a.C.. Dopo essere stata capitale messapica -importante crocevia tra Taranto e Brindisi- fu municipio di Roma, in seguito assoggettata a Greci, Longobardi e Bizantini.Tuttavia ciò che risalta, giungendovi dalle strade che la collegano ai territori limitrofi, è senz’altro il suo inconfondibile “stampo” medioevale, che si mostra nella parte alta della città nel suo incontaminato splendore.Tra il 1225 ed il 1233 infatti, l’imperatore Federico II ivi fece edificare uno dei suoi castelli pugliesi, cui è legata una funesta leggenda: la città, agli occhi di chi giunge dai vicini centri, appare spesso avvolta da una leggera nebbiolina, quasi stesse andando in fumo. Secondo la tradizione, fu una madre disperata -alla quale fu strappata la figlioletta, immolata per bagnare col suo sangue le mura del castello per evitare che crollassero- ad imprecare contro il territorio: ”Possa tu fumare Oria, come fuma il mio cuore!”. Ulteriore indice di medioevalità è il “Corteo storico di Federico II -Torneo dei Rioni”, che si svolge ogni anno nel secondo fine settimana di agosto; periodo dell’anno in cui l’intera città fa un salto all’indietro nel tempo di ben otto secoli e si trasforma per indossare i panni della sua storia gloriosa. La manifestazione trae origine dal bando emanato dallo stesso Federico II nel 1225 per “sollazzare” gli abitanti della “fedelissima cittade d’Orea”, in attesa delle nozze con la promessa sposa Isabella di Brienne, avutesi nel novembre dello stesso anno nella cattedrale di Brindisi. In occasione del Corteo-Torneo la città si veste dei colori dei suoi quattro rioni: Judea, S. Basilio, Lama, Castello. Ogni abitante fa il tifo per il suo rione d’appartenenza durante le prove medioevali del Torneo, in cui atleti e cavalieri dei rioni si sfidano in tenzoni-che di teatrale hanno solo i costumi d’epoca- sotto lo sguardo regale del figurante nei panni dell’imperatore. Oria è questo, ma non solo: è anche passeggiare per le viuzze del centro storico; ammirare le numerose chiese, tra cui la Basilica Cattedrale, anch’esse di remote origini storiche, testimonianze di spiccate tradizioni cristiane; è anche godersi magnifici panorami dai punti migliori delle alture su cui si erge maestosa. Oria è luogo andando via dal quale difficilmente ci si sente inappagati, e le cui eco del passato rimangono ben impresse nella mente; luogo in cui storia, cultura, natura e folklore coinvolgono appieno chi la visiti -ideale “perla” tra Jonio ed Adriatico, i due mari che bagnano la Puglia- rappresenta senz’altro una interessante meta per chi scelga questa regione per le vacanze.

 

 

 


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