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1905/2005: cento anni dalla morte di Jules Verne
Il primo viaggio nella fantascienza

  
di Nicoletta ARCHILEI

Il primo viaggio nella fantascienza

Considerato il primo scrittore moderno per ragazzi e con l’innata vocazione dello scienziato, Jules Verne è stato il precursore della letteratura fantascientifica, una fantascienza che però, a differenza dei romanzieri contemporanei, è pervasa da quella fiducia che era propria dell’Ottocento e che esulava dal terrore. Una grande immaginazione e una straordinaria speranza nel progresso tecnologico, quando energia nucleare ed esplorazioni spaziali erano del tutto impensabili, lo portarono ad essere, nel mondo, uno tra gli autori più letti; le sue ipotesi scientifiche unite all’elemento eccentrico e fantastico catturavano immediatamente i lettori, basti pensare che la sua opera fu tradotta in 148 lingue. Era in grado di descrivere realtà ignote e strumenti non ancora inventati; a lui l’editoria ed il cinema devono molto, numerosissimi furono infatti i film ispirati ai suoi lavori: dal “Viaggio alla luna” del 1902, a “Il Capitano Nemo e la città sommersa “del 1969, da “20.000 leghe sotto i mari” del 1954, a “L’isola misteriosa e il Capitano Nemo” del 1972.

Nato a Nantes l’8 febbraio del 1828 e figlio di un avvocato, Jules Verne seguì la volontà del padre studiando legge, dapprima nella sua città e poi, dal 1848, a Parigi dove frequentò i circoli letterari ed ebbe modo di conoscere, tra gli altri, Alexandre Dumas; capì ben presto di preferire la letteratura agli studi giuridici e all’età di 19 anni cominciò a scrivere per il teatro. Nel 1857 sposò la ricca Honorine Morel e l’indipendenza economica gli permise di compiere molti viaggi, che documentò sempre con estremo rigore scientifico; prese parte alle attività della Società per la Promozione del Viaggio Aereo e lavorò con un amico al progetto di un viaggio in mongolfiera, che però portò alla morte del suo stesso amico. Su questa tragedia, nel 1863, Verne scrisse il suo primo romanzo “Cinque settimane in pallone” di cui l’editore Hetzel era talmente entusiasta che decise di pubblicarlo immediatamente; in seguito, grazie all’enorme successo ricevuto, scrisse una collana di romanzi d’avventura intitolata “Viaggi straordinari”.  Il romanzo più famoso è sicuramente “Ventimila leghe sotto i mari che, insieme a I figli del capitano Grant ed a Lisola misteriosa”, fa parte della trilogia davventure nei mari. Il protagonista, capitano Nemo, incarna il classico eroe dell’Ottocento con i suoi ideali, cupo, tormentato, dal passato misterioso, ma strenuo difensore dei deboli.

Tutte le sue opere hanno come protagonisti eccentrici scienziati, romantici eroi, solitari ed imperturbabili, sempre in viaggio attraverso luoghi e mari sconosciuti, nell’immensità dello spazio o nella Terra più profonda; con i suoi racconti Verne stimola la fantasia, la curiosità intellettuale incitando all’avventura. Il suo grande estro non può essere catalogato soltanto come “letteratura per ragazzi”, nel suo scrivere si avverte l’inquietudine sul destino degli uomini, della scienza; i suoi infiniti viaggi nell’universo altro non sono che viaggi nel più profondo mondo interiore, alla continua ricerca di ciò che sia nobile nell’animo umano.

Dopo la Repressione del 1872, abbandonò Parigi e si ritirò in una sorta d’isolamento volontario nella città di Amiens, dove divenne consigliere comunale; il “padre della fantascienza” morì all’età di settantasette anni, il 24 marzo 1905.

E così, ad un secolo dalla morte di questo grande scrittore, la Francia e le sue due città di Nantes e Amiens, si uniscono per rendergli il dovuto omaggio. Il 2005 è, infatti, l’anno di Jules Verne e sono in programma grandi celebrazioni con oltre cinquanta manifestazioni, mostre di libri, esposizioni e proiezioni cinematografiche. Le strade di Nantes, Amiens, Parigi ed in seguito anche Londra, diventeranno lo scenario per uno tra i più importanti spettacoli di strada mai realizzati: oltre 200 attori e tecnici daranno vita ad una rappresentazione sul tema: “La visita del Sultano nelle Indie sul suo elefante”.

A Nantes, grazie ad una donazione della famiglia Verne, il Centro Studi ed il Museo a lui dedicati, saranno arricchiti con libri ed oggetti della vita quotidiana dello scrittore; lo stesso Museo sarà rinnovato grazie ad un nuovo percorso museografico nell’intento di far conoscere la ricchezza e la varietà delle sue opere. Ad Amiens sarà, infine, restaurata la casa in cui lo scrittore visse dal 1872 al 1900 con la moglie Honorine.

 

 


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