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Le priorità della Presidenza irlandese per il nuovo semestre comunitario
  
a cura di Carlo Savini

Le priorità della Presidenza irlandese per il nuov semestre comunitario

Gli Atti del Parlamento Europeo riportano le dichiarazioni del Capo del Governo Irlandese all’atto del suo insediamento di turno. Ne riportiamo alcuni stralci significativi sulle priorità che si intendono perseguire in questo periodo. La cronaca parlamentare europea così riporta:

 

“Il Primo Ministro irlandese Bertie Ahern ha aperto ringraziando il Parlamento per il modo in cui è stata ricevuta, nel novembre scorso, la Presidente irlandese Mary McAleese. Il motto “Europeans – Working Together” esprime un concetto di lavoro in partenariato degli europei, che vogliono conseguire obiettivi comuni, ha detto Ahern, che sa di poter contare sulla cooperazione dei deputati del Parlamento.

L’obiettivo principale di quella che sarà la sesta Presidenza irlandese consiste nel raggiungere dei risultati che possano avere un impatto positivo sulla vita dei cittadini europei. A tale scopo, ciascuna delle parti coinvolte deve svolgere il proprio ruolo. Il Parlamento è l’unica Istituzione che detiene un mandato diretto dei cittadini; va da sé che una buona relazione tra Consiglio e Parlamento è vitale per il successo dell’Unione. A causa delle elezioni di giugno, il tempo a disposizione per poter lavorare insieme è corto, ma il Presidente del Consiglio ha preso atto della disponibilità espressa dal Presidente Pat Cox.

Il programma della Presidenza irlandese è il primo ad applicare pienamente le decisioni del Consiglio europeo di Siviglia, tese a fornire maggiore coerenza al lavoro del Consiglio; esso tiene conto delle priorità del programma operativo annuale, preparato con la futura Presidenza olandese. Esso inoltre è coerente con il programma strategico pluriennale 2004-2006. Questi ultimi sono già di per sé esempi pratici del motto “Working together”.

Il Presidente del Consiglio ritiene fondamentale che l’Unione abbia una nuova Costituzione. L’oratore ha mostrato apprezzamento per il lavoro della Convenzione e in particolare per il contributo dei membri del Parlamento. Egli ha sottolineato di aver ben recepito il messaggio di molti eurodeputati sull’importanza di una CIG rapida e di successo. Bertie Ahern ha ringraziato anche la Presidenza italiana per il lavoro svolto e per l’assistenza fornita al suo Governo. Egli ha espresso il suo disappunto per il fatto che non si sia raggiunto un accordo in dicembre, promettendo di fare tutto quanto in suo potere per potervi arrivare prima possibile.

Per arrivare ad un compromesso, occorre una sufficiente volontà politica da parte di tutti, ha detto. Una nuova Costituzione aiuterebbe l’Unione a rispondere alle aspettative dei cittadini e le permetterebbe di avere un’azione più efficace e coerente nel mondo. Del resto, un ritardo eccessivo danneggerebbe la credibilità dell’Unione. Il Presidente del Consiglio ha intrapreso intense consultazioni, su cui riferirà nel corso del Consiglio europeo di marzo. Tutti i suoi colleghi hanno manifestato l’impegno ad andare avanti.

In merito alle nuove prospettive finanziarie, si attende una comunicazione della Commissione entro la fine del mese. Il Consiglio europeo di primavera stabilirà il calendario dei negoziati. Bertie Ahern considera un privilegio speciale quello di iniziare la Presidenza a 15 e di terminarla a 25. Una cerimonia ufficiale celebrerà l’evento a Dublino il 1° maggio, accompagnata da eventi culturali e da scambi a livello internazionale. L’allargamento costituirà una delle maggiori priorità, questo vale anche per Romania e Bulgaria, per le quali si spera di concludere i negoziati entro il 2004. Il Presidente del Consiglio ha anche manifestato apprezzamento per gli sforzi della Turchia, su cui si prenderà una decisione nel corso del Consiglio europeo di dicembre. Egli ha auspicato che Cipro possa aderire all’Unione come un’unica isola, e appoggia gli sforzi del Segretario generale ONU in questo processo.

In merito alla strategia di Lisbona, Bertie Ahern ha sottolineato come la Presidenza abbia posto tra le sue quattro priorità, quella di una crescita sostenibile e della coesione sociale. Il prossimo anno saremo a metà del cammino verso la data del 2010 fissata a Lisbona, ha detto. Sono già stati raggiunti dei risultati in molti settori. Oggi è molto più facile per lavoratori e studenti circolare in Europa per lavorare o studiare; è più facile intraprendere una piccola attività economica; le telecomunicazioni sono a buon mercato; ci sono stati progressi nella protezione sociale. C’è un impegno per un’Europa più attenta all’ambiente. Ma occorre fare di più, altrimenti non si raggiungerà l’obiettivo dell’economia più competitiva del mondo entro il 2010.

Occorre cogliere le possibilità offerte dai segnali di ripresa economica a livello europeo e mondiale. In questo senso, è necessario procedere alle riforme che garantiscono il massimo dei vantaggi a livello economico e sociale, anziché mantenere lo status quo. Le sue priorità della Presidenza in merito all’Agenzia di Lisbona saranno la crescita sostenibile e un’occupazione di alta qualità. Tra le sfide essenziali da affrontare figurano gli investimenti in capitale umano per sostenere alti livelli di crescita dell’economia europea, nonché la competitività e in particolare lo sviluppo dei servizi quale motore della crescita e della creazione di posti di lavoro. Quest’ultimo tema è di particolare importanza; il Presidente del Consiglio ha accolto favorevolmente il messaggio contenuto nella relazione del gruppo di lavoro di Wim Kok. Infine, egli ha voluto ricordare l’importanza del dialogo sociale, che prevede tra l’altro il Vertice sociale tripartito di marzo.

Bertie Aherm ha ricordato che l’Europa ha creato negli ultimi 50 anni un’ara di pace e di prosperità che ha eliminato le barriere alla circolazione, ma che rischia di favorire le attività illecite. Per questo, la Presidenza lavorerà affinché si raggiungano i più alti livelli di libertà e sicurezza. Il programma Tampere sarà al centro dell’attenzione, in particolare per quanto riguarda asilo, immigrazione, cooperazione giudiziaria e di polizia in campo penale, cooperazione in materia civile. Il Consiglio europeo di giugno effettuerà una valutazione degli obiettivi raggiunti.

Il Presidente del Consiglio ha affermato che l’Unione lavorerà a stretto contatto con le Nazioni Unite nel loro sforzo di riforma, nonché in seno al Gruppo ad alto livello sulle minacce, le sfide e i cambiamenti. Egli ha manifestato il suo apprezzamento per la decisione di attribuire il premio Sacharov al Segretario generale ONU. Questo fatto indica quanto sia importante per l’Unione il multilateralismo in politica estera. UE e ONU continueranno a lavorare assieme anche nella gestione delle crisi, per la quale sono partner naturali. Egli ha ricordato che sotto Presidenza italiana è stata firmata una dichiarazione congiunta su questo tema.

L’Unione deve lavorare anche per il disarmo e per la promozione dei diritti umani. Su quest’ultimo punto Bertie Aherm ha detto che l’Unione adotterà le Linee guida di supporto ai Difensori dei Diritti Umani e che essa implementerà la Strategia sui minori coinvolti nei conflitti armati. Un altro punto importante è quello della cooperazione con gli USA, con i quali c’è stato disaccordo sul tema dell’Iraq. “Il mondo è migliore e più sicuro quando l’Unione europea e gli Stati uniti lavorano insieme”, ha detto. L’UE terrà dei vertici con gli USA, ma anche con il Canada e i Paesi dell’America latina e dei Carabi, in quanto essa considera le sue relazioni con le Americhe come un tutt’uno. In Medio Oriente, l’Unione continuerà a lavorare in seno al Quartetto per l’applicazione della road map in vista di una soluzione a due Stati.

Il Vertice UE-Russia sarà un’occasione per rafforzare un partenariato strategico. Per quanto concerne la prevenzione dei conflitti, il ruolo delle ONG e della società verrà valorizzato. Si tratta di un tema importante, soprattutto nel caso dell’Africa, considerando che 291 milioni di persone vivono al di sotto della soglia della povertà nell’Africa sub-sahariana. Circa 30 milioni sono infetti dall’AIDS. Una decina di conflitti contribuisce a esasperare la crisi umanitaria. La Presidenza intende appoggiare gli sforzi condotti dai Paesi africani per far fronte a queste enormi sfide. Inoltre sarebbe auspicabile una maggiore convergenza tra la politica estera e quella di sviluppo. L’Unione deve costituire un esempio nel perseguimento del “Millennium Development Goals”.

Sarà importante curare le relazioni con i nostri vicini, visto che, dopo l’allargamento del 1° maggio, vi saranno 385 milioni di persone che vivranno alle frontiere terrestri e marittime dell’Unione. Attraverso l’iniziativa di Vicinato europeo, sarà possibile sviluppare le relazioni con questi Paesi a Est e a Sud sulla base dei valori di democrazia, rispetto dei diritti umani e Stato di diritto. Si cercherà di implementare l’Agenda fissata a Salonicco nel giugno 2003 nel corso del Vertice tra UE e Paesi dei Balcani occidentali. Anche la politica commerciale si baserà su un approccio multilaterale: l’Unione è impegnata nel rilancio dei negoziati del Doha round. Un altro punto chiave dell’Agenda saranno le relazioni con i Paesi asiatici; è previsto un incontro tra i Ministri degli Affari esteri in aprile e si spera di organizzare un Vertice tra Unione e Giappone nel corso della Presidenza”.

 

 


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