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Per non dimenticare
  
di Carlo Ricchiuto

11 Settembre, da non dimenticare

E se la politica estera degli Stati uniti fosse stata alla base del disastroso attacco aereo, sferrato senza pietà al Pentagono ed alle Twin Towers, le torri gemelle di New York?

Questo è quanto sarebbe risultato da un recente sondaggio fatto in Europa, i risultati dello stesso infatti rivelano che più del 50% di inglesi, francesi, olandesi, polacchi ed anche italiani, abbiano la forte convinzione che la responsabilità della terribile catastrofe, avvenuta l’11 Settembre 2001 sia da attribuirsi agli Stati Uniti ed alla loro politica internazionale…. non ho davvero parole.

A volte mi chiedo come sia possibile dimenticare le migliaia di vittime morte nel rogo infernale delle Twin Towers, ho ancora davanti agli occhi l’immagine di quella donna, trasmessa dai notiziari di tutto il mondo, che, in preda al panico ed in cerca di una effimera via di salvezza, si gettava inconsciamente dalla finestra di una delle due torri, nel tentativo disperato di salvarsi la vita, incontrando inevitabilmente la morte.

Come fossero storie d’altri tempi, legate ad un passato che pare non riguardarci più, sembra che questa gente abbia dimenticato le migliaia di morti americane, quasi tutti ragazzi, che hanno sacrificato la loro giovane vita nel teatro europeo della seconda grande guerra, per liberarci dall’oppressione Nazista… chissà se hanno veramente una coscienza …

Sembra che nella mente e nel più profondo dei cuori di chi ha affermato questa sentenza, non ci sia più nemmeno una piccola briciola di consapevolezza che senza il piano Marshall, finanziato guarda caso dagli Stati Uniti appunto, non sarebbe stata possibile la ricostruzione in primis economica, morale e civile poi, del nostro bel Paese e di molti altri Paesi europei.

Ritengo quasi scontato ormai, che in quelle persone interpellate dal sondaggio, non ci sia più memoria storica di come, all’origine del nostro seppur imperfetto sistema democratico, sistema nel quale oggi viviamo, ci sia in primo luogo il sacrificio e la determinazione del popolo americano, da sempre portatore di principi fondamentali, alla base di ogni democrazia civile, quali la libertà, la tolleranza, il rispetto della persona nell’accezione più ampia del termine, nei propri diritti sia individuali quanto collettivi, per questo motivo va considerato il vile attacco terroristico come minaccia al mondo intero, considerando la multietnicità delle vittime e non una singola minaccia agli Stati Uniti d’America.

Le affermazioni di chi ha rimosso dalla propria memoria tutto questo, quasi a confermare - nell’individuare la responsabilità agli USA di quell’attacco - il detto per il quale pianga se stesso chi è causa del suo male, non fanno altro che confermare la mancanza di identità, l’annullamento della memoria ed una grave perdita di un nesso importante, a mio dire fondamentale con la storia, la nostra storia, senza la quale nessuna società ha futuro, proprio perché avendo smarrito il senso ed i molteplici significati del passato, non sarebbe in grado di ben giudicare il presente.

Nostra è la responsabilità pesantissima di valutare, con i mezzi a nostra disposizione, gli avvenimenti che segnano la nostra storia e quella del mondo intero, con la dovuta maturità, lucidità e memoria storica, al fine di non cadere in una banalità ignorante legata alla massa, quasi come a commentare una partita di calcio, facendo del qualunquismo gratuito e stupido.

Lungi da me l’essere filo americano o avere la minima volontà di schierarmi o fare discorsi di parte,

io tengo alla mia patria in tutto quello che ha significato nella nostra storia, ritengo solo che  - e questa è una considerazione del tutto personale - l’ingratitudine e l’ignoranza di chi si ostina a non ricordare tutto questo dà adito a pensare ad un avvenuto cedimento al nichilismo, all’annientamento della propria libertà, della propria identità ed all’annientamento di sé.

 

 


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