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Decalogo europeo per la sicurezza alimentare
  
 

Decalogo europeo per la sicurezza alimentare

Da un’indagine svolta in Europa è risultato che una delle preoccupazioni maggiori dei consumatori è la sicurezza alimentare. Questo è un dato molto significativo, perché dimostra come la popolazione sia sempre più consapevole del fatto che la salute dipende in gran parte da ciò che si mangi e che il cibo deve essere non solo di buona qualità, ma anche ben preparato, ben confezionato e ben conservato. Grande responsabilità hanno, quindi, gli agricoltori e gli allevatori nel produrre materie prime ed alimenti e l’industria alimentare che fa arrivare sulla tavola dei consumatori alimenti freschi e trasformati e che deve garantire sicurezza, qualità e controllo in ogni fase di preparazione. Grande responsabilità ha la distribuzione, dal grossista al dettagliante, che deve osservare una serie di norme nel trasporto, nello stoccaggio, nella refrigerazione, indispensabili per garantire il mantenimento della qualità del prodotto da quando gli viene consegnato a quando lo vende al consumatore. Grande responsabilità ha, infine, il consumatore che ha un ruolo attivo nei confronti della sicurezza degli alimenti: dal controllo dell’etichetta all’osservanza di una scrupolosa igiene in cucina. È per la tutela della salute pubblica che produttori e distributori seguono una normativa sempre più severa sotto il controllo delle autorità ed è il consumatore che deve accentuare la sua attenzione e la sua consapevolezza, anche segnalando alle Associazioni dei consumatori e alle Aziende Sanitarie Locali (ASL) i suoi dubbi.

Proprio a sostegno del ruolo attivo del consumatore nella sicurezza alimentare si è impegnatala Commissione Europea, che ha promosso una Campagna europea di informazione sulla sicurezza degli alimenti, il cui corpo centrale è la diffusione del Decalogo della sicurezza alimentare. Qui di seguito ne è riportata una prima parte.

 

Leggi sempre l’etichetta dei prodotti alimentare e il cartello degli ingredienti esposto negli esercizi pubblici.

È la regola numero uno per far capire che oggi ad occhi chiusi non si deve comprare più nulla. I produttori hanno l’obbligo di scrivere, innanzi tutto, che cosa c’è nella confezione, ad esempio “confettura” o “maionese”, di indicare tutti gli ingredienti, il peso, il luogo e la ditta produttrice, la data di durabilità o di scadenza e, quando occorre, le modalità di conservazione e preparazione.

Inoltre, secondo le indicazioni di una Direttiva europea, le etichette possono riportare una tabella nella quale si è indicato (in kilocalorie) il valore energetico dell’alimento: informazione molto utile per conoscere esattamente quante calorie forniscono 100 grammi del prodotto; nella stessa tabella è indicata anche la quantità dei principali nutrienti contenuti nel prodotto, ad esempio; proteine, carboidrati, grassi, fibre, vitamine e sali minerali.

Tutte queste informazioni devono essere anche in lingua italiana.

In sostanza, l’etichetta degli alimenti e il cartello degli ingredienti esposto negli esercizi pubblici (bar, gastronomie, ecc.) sono una preziosa guida per consumare il prodotto in maniera corretta, per conoscerne il valore nutritivo e per non correre rischi alimentari.

 

Ricorda che tutti gli ingredienti utilizzati sono indicati sull’etichetta e sono elencati in ordine decrescente di quantità presente nel prodotto.

Sull’etichetta sono indicati obbligatoriamente tutti gli ingredienti che compongono il prodotto, che e devono essere ben individuabili e devono essere elencati in ordine decrescente: al primo posto quello presente in quantità maggiore e via via fino al quello presente in quantità minore, in modo da dare un0idea chiara della composizione del prodotto. Se si tratta, però, di alimenti composti da un solo ingrediente non è necessario specificarlo, perché risulta comprensibile già dalla denominazione del prodotto; tutti sappiamo ad esempio, che il latte è latte e basta.

Anche gli additivi sono considerati ingredienti e, vista la loro minima quantità, sono segnalati per ultimi.

Controlla la data di curabilità o la data di scadenza del prodotto prima dell’acquisto e consumalo entro il termine consigliato sull’etichetta.

Dove leggi “da consumarsi entro ..” devi rispettare tassativamente la data di scadenza indicata dal produttore. Si tratta, infatti, di prodotti deperibili. Quando, invece, leggi “da consumarsi preferibilmente entro il …” sappi che la data di curabilità indicata esprime un consiglio per un consumo ottimale e non implica che, una volta superato il termine, il prodotto sia scaduto.

Importantissimo: le date di scadenza e di curabilità sono valide finché la confezione è integra e il prodotto è stato conservato come indicato in etichetta.

Per tutti gli alimenti freschi o sfusi che non riportano alcuna data di scadenza, informati sulla durata e le modalità di conservazione.

 

Sappi che sull’etichetta la lettera “E” seguita da un numero indica che nel prodotto è presente un additivo utilizzato dall’Unione Europea.

Gli additivi sono divisi in varie categorie e hanno diverse funzioni. Per esempio; i conservanti servono per impedire lo sviluppo di sostanze che alternano il prodotto e che possono nuocere ala salute; gli antiossidanti hanno soprattutto la funzione di evitare che il calore del prodotto subisca variazioni; gli emulsionanti servono per legare bene i grassi e l’acqua; gli addensanti e i gelificanti rendono il prodotto spalmabile e pastoso; gli stabilizzanti trattengono l’umidità del prodotto e lo amalgamano meglio; gli antiagglomeranti impediscono che nel prodotto si formino grumi; gli acidificanti danno il gusto acidulo; gli saltatori di sapidità rinforzano il sapore; i sali di fusione facilitano la fusione di diversi formaggi e infine i coloranti servono, ovviamente, per colorare.

Sull’etichetta, talvolta, si può trovare il nome degli additivi, altre volte la corrispondente sigla europea “E” seguita da un numero, ad esempio E471. L’elenco degli additivi e dei coloranti con l’indicazione delle relative sigle può essere richiesta alle Associazioni dei consumatori.

Gli additivi indicati in etichetta sono tutti autorizzati dall’Unione Europea e sono utilizzati dai produttori solo se necessario e secondo dosi prescritte.

 

 


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