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Approvato il Bilancio 2004 della Regione Puglia |
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Se gli uomini politici
riuscissero a superare la logica dell’appartenenza agli schieramenti e osassero
valutare con obiettività le scelte operate dai loro “avversari” di turno, sono
convinto che contribuirebbero a rendere all’opinione pubblica quella chiarezza
necessaria per far conoscere meglio la complessità dei problemi e consentire a
questa di poter esprimere un sereno giudizio. I cittadini, invece, sono
stanchi di dover assistere quotidianamente allo scontro verbale di cui sono
protagonisti i nostri esponenti politici, col risultato che tutto ciò sta
provocando in molti un sentimento di sfiducia e il conseguente allontanamento
dalle istituzioni. Dinanzi all’ovvietà delle
situazioni Che gli interessi di parte quasi
sempre debbano suggerire di demonizzare l’avversario politico per evitare che
questo si avvantaggi, è purtroppo vero, tuttavia si trascura di considerare che
l’opinione pubblica, oggi, è sufficientemente informata e in grado di cogliere il
tentativo di mistificare la realtà per
calcoli di parte. Sarebbe meglio allora, per non
arrecare offesa all’intelligenza di tanti cittadini, valutare le circostanze
per quelle che sono e sulle quali pronunciare la propria opinione. Che dire se l’Assessore
Regionale al bilancio Rocco Palese, informa i pugliesi sull’attività svolta dal
Governo Regionale, sulle scelte da esso compiute, su quanto ha fatto per
risolvere i problemi e sulle prospettive future della Puglia? E’a tutti noto
che la nostra Regione, per la sua politica di riforme portata avanti in questi
anni, rappresenta un punto di riferimento politico-istituzionale per le altre
Regioni e risulta essere un interlocutore credibile nel contesto delle Regioni
Europee. D’altronde i riconoscimenti ricevuti
da parte di esperti della finanza italiani e stranieri, per la straordinaria
politica economica attuata dalla Puglia, sono sufficienti per dare ragione ad
un modo di fare politica serio ed efficace e oscurare i giudizi negativi che
vengono espressi dalle opposizioni. L’approvazione del bilancio regionale 2004
entro il 31-12-2003 ha segnato, come ha osservato l’Assessore Palese, “un
obiettivo importante che arriva al termine di un processo di risanamento
tecnico-contabile che ha consentito margini di sicurezza nella gestione del
bilancio”. Egli, pertanto, ha un buon
motivo per manifestare la sua soddisfazione nel momento in cui ha potuto
annunciare: 1) la riduzione dell’IRPEF dallo 0,30 allo 0,20 e che i pugliesi
verseranno nelle casse regionali 42 miliardi in meno; 2) l’istituzione
dell’ARTI (Agenzia Regionale per le Tecnologie e l’Innovazione), con un
finanziamento di un milione di Euro; 3) l’approvazione delle norme sul
personale, le quali, con l’attuazione del decentramento e la riapertura dell’esodo,
rappresentano il presupposto per la riorganizzazione della Regione. Palese, pur non nascondendosi le
difficoltà che potranno derivare dalla finanziaria nazionale per la mancata
copertura dei costi derivanti dalla Bossi-Fini e per la mancata proroga dei
finanziamenti per il decentramento previsto dalla Bassanini, ha sottolineato il
salto di qualità compiuto dalla Puglia non solo per le scelte operate a partire
dai Pis, ormai in fase di attuazione, agli accordi di programma (acqua,
trasporti, beni culturali, sviluppo locale), ma anche per i risultati
conseguiti nel 2003 con il successo dell’operazione sul mercato internazionale
dei capitali, l’erogazione di circa 300 miliardi di euro, per aver centrato
l’obiettivo di spesa del POR, e, soprattutto per il fatto che la Puglia è in
testa alle premialità del POR, rispetto alle altre cinque Regioni
dell’obiettivo 1, con la possibilità di utilizzare 400 miliardi di euro
aggiuntivi. “Seppure in un contesto di grave crisi internazionale - come ha
dichiarato l’Assessore Palese - aver assicurato il mantenimento dei livelli di
spesa del 2003, prevedendo anzi importanti risorse in più per Università,
ricerca, comuni, sanità, agricoltura, e sostegno alle imprese, consente di non
affossare sotto una valanga di critiche a senso unico la finanziaria”. “Senza risanamento non c’è
sviluppo” è solito ripetere Palese, al quale vanno riconosciute tenacia,
coraggio, professionalità; la Puglia, dopo otto anni di sacrifici e con il
bilancio in equilibrio è, oggi, in grado di guardare in una prospettiva certa
di sviluppo. La demagogia non giova alla Democrazia e non serve per acquisire
consensi elettorali.
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