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Approvato il Bilancio 2004 della Regione Puglia
  
di Luigi De Leo

APPROVATO IL BILANCIO 2004 DELLA REGIONE PUGLIA: SODDISFAZIONE DELL’ASSESSORE ROCCO PALESE

Se gli uomini politici riuscissero a superare la logica dell’appartenenza agli schieramenti e osassero valutare con obiettività le scelte operate dai loro “avversari” di turno, sono convinto che contribuirebbero a rendere all’opinione pubblica quella chiarezza necessaria per far conoscere meglio la complessità dei problemi e consentire a questa di poter esprimere un sereno giudizio.

I cittadini, invece, sono stanchi di dover assistere quotidianamente allo scontro verbale di cui sono protagonisti i nostri esponenti politici, col risultato che tutto ciò sta provocando in molti un sentimento di sfiducia e il conseguente allontanamento dalle istituzioni.

Dinanzi all’ovvietà delle situazioni, mi risulta difficile comprendere il motivo per il quale non debbano essere riconosciuti da parte di alcuni uomini del centro sinistra i risultati che la Regione Puglia è riuscita a conseguire sul piano economico e dello sviluppo con il governo di centro-destra.

Che gli interessi di parte quasi sempre debbano suggerire di demonizzare l’avversario politico per evitare che questo si avvantaggi, è purtroppo vero, tuttavia si trascura di considerare che l’opinione pubblica, oggi, è sufficientemente informata e in grado di cogliere il tentativo  di mistificare la realtà per calcoli di parte.

Sarebbe meglio allora, per non arrecare offesa all’intelligenza di tanti cittadini, valutare le circostanze per quelle che sono e sulle quali pronunciare la propria opinione.

Che dire se l’Assessore Regionale al bilancio Rocco Palese, informa i pugliesi sull’attività svolta dal Governo Regionale, sulle scelte da esso compiute, su quanto ha fatto per risolvere i problemi e sulle prospettive future della Puglia? E’a tutti noto che la nostra Regione, per la sua politica di riforme portata avanti in questi anni, rappresenta un punto di riferimento politico-istituzionale per le altre Regioni e risulta essere un interlocutore credibile nel contesto delle Regioni Europee.

D’altronde i riconoscimenti ricevuti da parte di esperti della finanza italiani e stranieri, per la straordinaria politica economica attuata dalla Puglia, sono sufficienti per dare ragione ad un modo di fare politica serio ed efficace e oscurare i giudizi negativi che vengono espressi dalle opposizioni. L’approvazione del bilancio regionale 2004 entro il 31-12-2003 ha segnato, come ha osservato l’Assessore Palese, “un obiettivo importante che arriva al termine di un processo di risanamento tecnico-contabile che ha consentito margini di sicurezza nella gestione del bilancio”.  Egli, pertanto, ha un buon motivo per manifestare la sua soddisfazione nel momento in cui ha potuto annunciare: 1) la riduzione dell’IRPEF dallo 0,30 allo 0,20 e che i pugliesi verseranno nelle casse regionali 42 miliardi in meno; 2) l’istituzione dell’ARTI (Agenzia Regionale per le Tecnologie e l’Innovazione), con un finanziamento di un milione di Euro; 3) l’approvazione delle norme sul personale, le quali, con l’attuazione del decentramento e la riapertura dell’esodo, rappresentano il presupposto per la riorganizzazione della Regione.

Palese, pur non nascondendosi le difficoltà che potranno derivare dalla finanziaria nazionale per la mancata copertura dei costi derivanti dalla Bossi-Fini e per la mancata proroga dei finanziamenti per il decentramento previsto dalla Bassanini, ha sottolineato il salto di qualità compiuto dalla Puglia non solo per le scelte operate a partire dai Pis, ormai in fase di attuazione, agli accordi di programma (acqua, trasporti, beni culturali, sviluppo locale), ma anche per i risultati conseguiti nel 2003 con il successo dell’operazione sul mercato internazionale dei capitali, l’erogazione di circa 300 miliardi di euro, per aver centrato l’obiettivo di spesa del POR, e, soprattutto per il fatto che la Puglia è in testa alle premialità del POR, rispetto alle altre cinque Regioni dell’obiettivo 1, con la possibilità di utilizzare 400 miliardi di euro aggiuntivi. “Seppure in un contesto di grave crisi internazionale - come ha dichiarato l’Assessore Palese - aver assicurato il mantenimento dei livelli di spesa del 2003, prevedendo anzi importanti risorse in più per Università, ricerca, comuni, sanità, agricoltura, e sostegno alle imprese, consente di non affossare sotto una valanga di critiche a senso unico la finanziaria”.

“Senza risanamento non c’è sviluppo” è solito ripetere Palese, al quale vanno riconosciute tenacia, coraggio, professionalità; la Puglia, dopo otto anni di sacrifici e con il bilancio in equilibrio è, oggi, in grado di guardare in una prospettiva certa di sviluppo. La demagogia non giova alla Democrazia e non serve per acquisire consensi elettorali.

 

 


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