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RIMINI/ Vicenda giudiziaria Danilo Coppola |
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RIMINI.
Arrestato per bancarotta fraudolenta, riciclaggio, falso in bilancio e
appropriazione indebita: ha fatto notizia anche a Rimini l’arresto del
finanziere immobiliarista romano Danilo Coppola neo proprietario del Gand
Hotel. Il prestigioso Hotel caro a Federico Fellini negli ultimi decenni ha
avuto una storia travagliata, da ultimo con il generoso Piero Arpesella che ha
tentato di tutto pur di non cedere il “gioiello” di Rimini. Purtroppo le
risorse finanziarie erano già note e nel mese di ottobre dell’anno scorso la
struttura alberghiera fu messa sul mercato. All’acquisto del Grand Hotel erano
interessate alcune cordate di imprenditori, quella che sembrava avere
maggiori probabilità di successo faceva
capo ad Antonio Bertani noto imprenditore di Cervia e proprietario del gruppo
Selct Hotel, una catena di alberghi che comprende anche il celebre Palace Hotel
di Milano Marittima. L’offerta di acquisto di Antonio Bertani e quelle di altri
quattro imprenditori furono sopraffatte da quella di 69 milioni di Euro offerti
da Danilo Coppola. Dalle notizie sulla vicenda giudiziaria, si dice che
l’immobiliarista romano non ha ancora pagato del tutto la somma pattuita con i
vecchi proprietari e non poteva essere diversamente dato che l’accordo fatto in
ottobre prevedeva un pagamento dilazionato. Antonio Bertani, dopo i recenti
fatti in merito alla vicenda della vendita ha dichiarato: “Se la struttura
tornasse sul mercato ci farei un pensierino” ed ha aggiunto “ certo che viste
le condizioni in cui si trova ci sono anche da considerare gli interventi di
riqualificazione che dovranno essere altamente qualificati e degni del
prestigioso nome dell’albergo. Si parla anche di una cordata di noti
imprenditori riminesi interessati all’acquisto. Intanto
sulla vicenda è intervenuto il Senatore
riminese Sergio Zavoli con questa dichiarazione: “Il signor Coppola non ha
comprato il Grand Hotel di Rimini perché attratto dal suo fascino felliniano,
ma perché era un affare immobiliare. È grave che l’ultimo passaggio di proprietà
si sia svolto senza poter esercitare una forma efficace di tutela patrimonio
che il Sindaco chiama, giustamente di Rimini, ma in realtà è un bene culturale
del Paese”. A tutela dei 70 lavoratori, sono intervenuti i sindacati, che
vogliono capire, qual è la situazione attuale riguardo la proprietà dell’hotel
cinque stelle lusso dichiarato anche monumento nazionale, visto che al momento
il Coppola avrebbe pagato solo un piccolo anticipo dei 69 milioni, perciò la
proprietà dovrebbe ancora essere nelle mani di Casto Iannotta e soci di cui si
attende l’arrivo a Rimini.
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