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Cronaca di una crisi annunciata
  
di Mery ALBERTINI

Mentre la politica sta attraversando una delle crisi più gravi della storia repubblicana, le istituzioni appaiono disorientate

Mentre la politica sta attraversando una delle crisi più gravi della storia repubblicana, le istituzioni appaiono disorientate non solo agli occhi dei cittadini italiani, ma anche a quelli degli interlocutori esteri. Sono ormai note le considerazioni (poco lusinghiere, in verità) sul nostro Paese pubblicate sulle pagine del New York Times alcune settimane fa. Tuttavia, gli articoli dei quotidiani stranieri stanno esprimendo critiche sempre più severe mano a mano che la situazione politica e sociale sta degenerando.

Il culmine è stato raggiunto con la caduta del Governo Prodi e il conseguente stato di incertezza che ne sarebbe derivato. Secondo le opinioni maggiormente diffuse, soprattutto nel centrodestra, la sfiducia ricevuta dall’esecutivo al Senato sarebbe dipesa, in massima parte, da lacerazioni interne alla coalizione di centrosinistra, e non solo dalle dimissioni del Ministro della Giustizia Clemente Mastella provocate dall’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto la moglie, Sandra Lonardo (alla quale peraltro, il 5 febbraio, è stata notificata la revoca degli arresti domiciliari).

Nel tentativo di individuare le ragioni autentiche alla base della crisi di governo, in questi giorni gli organi d’informazione si stanno rivolgendo in maniera assidua agli esponenti più illustri del centrosinistra, come il Senatore Cesare Salvi, il quale, durante un’intervista rilasciata al Tg 4 il 25 gennaio scorso, avrebbe affermato che una delle cause della fine anticipata del Governo sarebbe da imputare alla maggiore attenzione rivolta al problema del risanamento dei conti dello Stato rispetto alle questioni sociali, quali i salari e il potere d’acquisto delle famiglie.

Il Ministro Rosy Bindi, nel corso di una delle ultime puntate di Ballarò, avrebbe invece rivolto, non solo all’opposizione ma anche, e soprattutto, agli alleati, un appello al senso di responsabilità istituzionale per tentare di limitare gli effetti della crisi al fine di concludere le iniziative previste dal programma di governo, i cui benefici, secondo le parole del Ministro, non si sarebbero fatti attendere.

I giorni immediatamente successivi alla partecipazione del Ministro Bindi al programma di Floris dimostrano come i richiami all’unità della coalizione di centrosinistra siano stati completamente disattesi: l’annuncio di nuove elezioni, fissate per il 13 aprile, in conseguenza della rinuncia del Presidente del Senato Marini all’incarico di Presidente del Consiglio, è stata occasione per il leader del Pd Veltroni di manifestare la volontà del suo partito di volersi presentare da solo al prossimo appuntamento elettorale.

Le recenti dichiarazioni del Direttore de Il Sole 24 ORE, Ferruccio De Bortoli, al talk-show Porta a Porta, sembrano aver avuto il dono della profezia: prima dell’annuncio ufficiale dello svolgimento di nuove elezioni, quando le alternative possibili allo scioglimento delle Camere erano state individuate  nella nomina di un “governo tecnico” o di “unità nazionale” con il coinvolgimento delle opposizioni, il Direttore del quotidiano economico aveva affermato che per il centrodestra si era appena aperta un’autostrada per la vittoria delle elezioni e aveva aggiunto, con elegante ironia, che si trattava della migliore infrastruttura realizzata dal Governo.

Le previsioni di De Bortoli si sono, almeno per ora, parzialmente realizzate. Chissà se le sue parole saranno altrettanto vicine alla realtà anche per ciò che concerne l’ipotesi della vittoria del centrodestra.

 

 

 

 

 


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