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Casarano, scommessa sul futuro |
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Remigio Venuti, Sindaco di Casarano: “La nostra città capofila del territorio salentino” 69 comuni della provincia hanno
assegnato a Casarano la delega per svolgere un lavoro di coordinamento sui PIT
n. 9 Signor Sindaco, l’anno appena conclusosi ha evidenziato un ruolo di
spicco per la nostra città rispetto ad un contesto non solo locale. Quello del
2004 può dirsi un positivo? Il 2004 è stato sicuramente un
anno molto importante sotto diversi punti di vista. Il comune di Casarano ha
svolto e svolge un ruolo da capofila rispetto ad un contesto ben più ampio di
quello territoriale: credo che questo rappresenti effettivamente uno degli
aspetti più importanti per la città, riguardo alle tematiche dello sviluppo del
territorio. Abbiamo ricevuto la delega da ben 69 comuni dell’Amministrazione
Provinciale a svolgere un lavoro di coordinamento rispetto alle tematiche
riguardanti il PIT n. 9; ovviamente questo comporta un ruolo nuovo, rispetto al
passato, per la città. I comuni,
tradizionalmente, erano abituati a gestire questioni interne ai
municipi, questioni abbastanza semplici come il rilascio di una concessione
edilizia, di un’autorizzazione commerciale, l’erogazione di un contributo per
qualche famiglia più bisognosa ma oggi
sono chiamati a svolgere un vero e proprio ruolo di “governo del territorio in
cui operano” e, spesso, i problemi interni alle singole comunità hanno bisogno
di essere affrontati su scala sovracomunale. È quello che stiamo cercando di
fare. La sua Amministrazione quali percorsi ha seguito e quali obiettivi ha raggiunto?
Abbiamo cercato e continueremo a
farlo, di seguire tre principali linee direttrici di governo della città: la
prima riguarda le problematiche dello sviluppo del territorio, intendendo per
sviluppo la “gestione” del territorio stesso dal punto di vista urbanistico,
ambientale, fisico; creare le condizioni per favorire l’incremento delle
attività produttive del commercio, la valorizzazione delle produzioni
attraverso un’introduzione d’elementi d’innovazione. Il tutto nell’ambito di
una politica di sviluppo del territorio e quindi di marketing, mirate da una
parte a favorire il recupero delle competitività dei nostri prodotti e
dall’altra ad attivare nuovi investimenti e diversificare la produzione. La
seconda linea concerne un’organica politica riguardante le fasce più deboli
della popolazione: anziani, disabili, donne, giovani che hanno bisogno di
sostegno. Una terza grande linea riguarda l’attenzione alla cultura: abbiamo
riaperto, dopo decenni di chiusura, la biblioteca comunale; abbiamo avviato
l’anno scorso e confermato quest’anno, la stagione teatrale; abbiamo messo mano
al riordino dell’Archivio Comunale e infine, abbiamo avviato una stagione
estiva che dura ormai da qualche tempo e che coinvolge numerosissime persone. Ha incontrato difficoltà? Le difficoltà ci sono sempre. Ritengo
sia necessario avere chiarezza d’obiettivi per poi fissare il modo di superare
gli ostacoli. Come è noto, è in atto una riduzione dei trasferimenti delle
risorse dallo Stato agli Enti Locali; per cui gli Enti, che sono chiamati a
svolgere ruoli nuovi, più qualificanti, sono costretti dalla limitatezza dei fondi
al reperimento di nuovi mezzi. Quante e quali altre opere pubbliche intende perseguire? Nei prossimi anni dovremo mirare
fondamentalmente a coniugare la realizzazione di opere pubbliche ed il recupero
di alcuni settori di degrado cittadino; penso al centro antico e penso ad un
migliore utilizzo degli edifici scolastici. Forse l’opera pubblica che più di
tutte utile ed attesa, e che cercheremo di realizzare in collaborazione con l’Amministrazione
Provinciale, è la realizzazione della tangenziale che alleggerirebbe la
viabilità urbano, smaltendo il traffico pesante. Sindaco Venuti, la sua rielezione a Primo Cittadino cosa rappresenta per
lei? È un grande onore essere il
referente di una città come Casarano. Sento fortemente la responsabilità di
questo ruolo perché significa adoperarsi per dare risposte ai bisogni dei
cittadini; bisogni che vanno nella direzione di avere un chiaro progetto di
sviluppo di crescita della città. Di cosa ha ancora bisogno la nostra città? Ha bisogno di tanto: di
realizzare quanto previsto nel Piano Regolatore Generale adottato e non ancora
approvato definitivamente, ha bisogno di più spazi verdi, di maggiori spazi
sportivi, di spazi per socializzare, di un moderno sistema di viabilità, di
parcheggi. Io ho la consapevolezza che tutto questo è già presente all’interno di
un progetto che pensa alla realizzazione e che continuerà anche negli anni
futuri. Lei ha ufficializzato il conferimento di due deleghe a due consiglieri
comunali: la delega alle “Pari Opportunità” e ai “Rapporti tra Giunta e
Consiglio Comunale”. Questa è una novità rispetto alla tradizione; vuole dirci
come e perché è giunto a tale scelta? L’ho fatto con lo scopo di
estendere, quanto più possibile, la partecipazione, il coinvolgimento dei
rappresentanti del popolo alla vita cittadina. Ci sono alcuni consiglieri
comunali che oltre a svolgere il ruolo di consigliere, per interesse personale,
per disponibilità di tempo, per passione, possono essere fatti partecipi delle
vicende della città. Ma, dovesse presentarsene la necessità, conto di estendere
ulteriormente questo strumento delle nomine, in maniera tale che possano essere
seguite più da vicino alcune questioni specifiche. Per concludere, vuole esprimere un suo desiderio per l’anno che è
appena iniziato? Un desiderio è che quest’anno
rappresenti il freno, rispetto ad un processo che sembra inarrestabile, di
crescita della disoccupazione. Questo forse
lo possiamo fare, cercando di realizzare nuove attività produttive e
l’auspicio è che questi provvedimenti, insieme con altri, possano in qualche
modo alleggerire il disagio di molte fasce della popolazione.
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