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Casarano, scommessa sul futuro
Sviluppo del territorio, politiche sociali, attenzione alla Cultura: le linee guida dell’Amministrazione   
di Roberta AIELLO

INTERVISTA AL SINDACO REMIGIO VENUTI

Remigio Venuti, Sindaco di Casarano: “La nostra città capofila del territorio salentino”

69 comuni della provincia hanno assegnato a Casarano la delega per svolgere un lavoro di coordinamento sui PIT n. 9

 

 

Signor Sindaco, l’anno appena conclusosi ha evidenziato un ruolo di spicco per la nostra città rispetto ad un contesto non solo locale. Quello del 2004 può dirsi un positivo?

Il 2004 è stato sicuramente un anno molto importante sotto diversi punti di vista. Il comune di Casarano ha svolto e svolge un ruolo da capofila rispetto ad un contesto ben più ampio di quello territoriale: credo che questo rappresenti effettivamente uno degli aspetti più importanti per la città, riguardo alle tematiche dello sviluppo del territorio. Abbiamo ricevuto la delega da ben 69 comuni dell’Amministrazione Provinciale a svolgere un lavoro di coordinamento rispetto alle tematiche riguardanti il PIT n. 9; ovviamente questo comporta un ruolo nuovo, rispetto al passato, per la città. I comuni,  tradizionalmente, erano abituati a gestire questioni interne ai municipi, questioni abbastanza semplici come il rilascio di una concessione edilizia, di un’autorizzazione commerciale, l’erogazione di un contributo per qualche famiglia più bisognosa  ma oggi sono chiamati a svolgere un vero e proprio ruolo di “governo del territorio in cui operano” e, spesso, i problemi interni alle singole comunità hanno bisogno di essere affrontati su scala sovracomunale. È quello che stiamo cercando di fare.

La sua Amministrazione quali percorsi ha seguito e quali obiettivi ha raggiunto?

Abbiamo cercato e continueremo a farlo, di seguire tre principali linee direttrici di governo della città: la prima riguarda le problematiche dello sviluppo del territorio, intendendo per sviluppo la “gestione” del territorio stesso dal punto di vista urbanistico, ambientale, fisico; creare le condizioni per favorire l’incremento delle attività produttive del commercio, la valorizzazione delle produzioni attraverso un’introduzione d’elementi d’innovazione. Il tutto nell’ambito di una politica di sviluppo del territorio e quindi di marketing, mirate da una parte a favorire il recupero delle competitività dei nostri prodotti e dall’altra ad attivare nuovi investimenti e diversificare la produzione. La seconda linea concerne un’organica politica riguardante le fasce più deboli della popolazione: anziani, disabili, donne, giovani che hanno bisogno di sostegno. Una terza grande linea riguarda l’attenzione alla cultura: abbiamo riaperto, dopo decenni di chiusura, la biblioteca comunale; abbiamo avviato l’anno scorso e confermato quest’anno, la stagione teatrale; abbiamo messo mano al riordino dell’Archivio Comunale e infine, abbiamo avviato una stagione estiva che dura ormai da qualche tempo e che coinvolge numerosissime persone.

Ha incontrato difficoltà?

Le difficoltà ci sono sempre. Ritengo sia necessario avere chiarezza d’obiettivi per poi fissare il modo di superare gli ostacoli. Come è noto, è in atto una riduzione dei trasferimenti delle risorse dallo Stato agli Enti Locali; per cui gli Enti, che sono chiamati a svolgere ruoli nuovi, più qualificanti, sono costretti dalla limitatezza dei fondi al reperimento di nuovi mezzi.

Quante e quali altre opere pubbliche intende perseguire?

Nei prossimi anni dovremo mirare fondamentalmente a coniugare la realizzazione di opere pubbliche ed il recupero di alcuni settori di degrado cittadino; penso al centro antico e penso ad un migliore utilizzo degli edifici scolastici. Forse l’opera pubblica che più di tutte utile ed attesa, e che cercheremo di realizzare in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale, è la realizzazione della tangenziale che alleggerirebbe la viabilità urbano, smaltendo il traffico pesante.

Sindaco Venuti, la sua rielezione a Primo Cittadino cosa rappresenta per lei?

È un grande onore essere il referente di una città come Casarano. Sento fortemente la responsabilità di questo ruolo perché significa adoperarsi per dare risposte ai bisogni dei cittadini; bisogni che vanno nella direzione di avere un chiaro progetto di sviluppo di crescita della città.

Di cosa ha ancora bisogno la nostra città?

Ha bisogno di tanto: di realizzare quanto previsto nel Piano Regolatore Generale adottato e non ancora approvato definitivamente, ha bisogno di più spazi verdi, di maggiori spazi sportivi, di spazi per socializzare, di un moderno sistema di viabilità, di parcheggi. Io ho la consapevolezza che tutto questo è già presente all’interno di un progetto che pensa alla realizzazione e che continuerà anche negli anni futuri.

Lei ha ufficializzato il conferimento di due deleghe a due consiglieri comunali: la delega alle “Pari Opportunità” e ai “Rapporti tra Giunta e Consiglio Comunale”. Questa è una novità rispetto alla tradizione; vuole dirci come e perché è giunto a tale scelta?

L’ho fatto con lo scopo di estendere, quanto più possibile, la partecipazione, il coinvolgimento dei rappresentanti del popolo alla vita cittadina. Ci sono alcuni consiglieri comunali che oltre a svolgere il ruolo di consigliere, per interesse personale, per disponibilità di tempo, per passione, possono essere fatti partecipi delle vicende della città. Ma, dovesse presentarsene la necessità, conto di estendere ulteriormente questo strumento delle nomine, in maniera tale che possano essere seguite più da vicino alcune questioni specifiche.

Per concludere, vuole esprimere un suo desiderio per l’anno che è appena iniziato?

Un desiderio è che quest’anno rappresenti il freno, rispetto ad un processo che sembra inarrestabile, di crescita della disoccupazione. Questo forse  lo possiamo fare, cercando di realizzare nuove attività produttive e l’auspicio è che questi provvedimenti, insieme con altri, possano in qualche modo alleggerire il disagio di molte fasce della popolazione.

 

 


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