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Problema traffico/ Lecce, follie d'auto e sanzioni La diffida del Ministero al Comune di Lecce
Le multe elevate in città nel corso del 2005 sono già 48mila. Ma dove finiscono i soldi?   
di Maddalena MONGIO'

Avete voglia di entrare in una bolgia infernale

Avete voglia di entrare in una bolgia infernale? È semplice! Basta affrontare la questione viabilità e sanzioni amministrative per ritrovarsi in una rappresentazione in cui non mancano le accuse e i rimbecchi tra le opposte forze politiche. La città vive, costantemente, lo scacco di un traffico invasivo e prepotente, di automobilisti dall'acceleratore facile, di controlli da parte di ausiliari e polizia municipale che scatenano la bagarre per l'elevato aumento delle sanzioni amministrative. In questa bolgia convivono le ragioni e i torti veri o presunti di tutti. Le somme incassate sono rilevanti, gli automobilisti si sentono vessati. Abbiamo intervistato Carlo Benincasa, consigliere DS, che molto volentieri espone le ragioni di una battaglia a oltranza che da sempre vede il Centrosinistra impegnato a contestare alla P.A. la gestione delle questioni connesse a viabilità e rispetto delle regole e l’Assessore al Bilancio Ennio De Leo che chiarisce la posizione del Comune.

 

Carlo Benincasa, consigliere DS

Consigliere, quanto incassa il Comune a fronte delle multe elevate?

È facile rispondere: 1.270.000 nel 2000, 1.365.000 nel 2001, 1.897.000 nel 2002, 3.740.000 nel 2003, 4.935.000 nel 2004. Gli ausiliari hanno elevato 32.000 nel 2004 contro le 48.000 del 2005.

Perché questi incrementi, a cosa sono riconducibili?

Beh... o i miei concittadini sono sempre più indisciplinati o, come io ritengo, è in corso una vera e propria caccia all'uomo.

I soldi incassati, come vengono ripartiti?

Per legge ogni anno la giunta deve fare il riparto delle somme, destinando almeno il 10% al miglioramento della viabilità, alla sicurezza, al corpo di polizia urbana, ecc. Questa amministrazione ha rispettato le disposizioni di legge solo nel '99, da quella data in poi tutti gli incassi sono stati investiti nella spesa corrente trasformandosi in una tassazione occulta per pareggiare le esigenze del bilancio. E non basta! A notificare è la Lupiae servizi, con un ulteriore aggravio di spesa per il cittadino.

Cosa comporta il mancato rispetto della legge?

Purtroppo la legge non prevede sanzioni, ma il Ministero delle Infrastrutture ha diffidato il Comune per il mancato riparto.

Una diffida non è una nota di merito.

Assolutamente no! ma non è servita a far rispettare la legge.

 

Ennio De Leo, Assessore comunale al Bilancio

Assessore, il Centrosinistra  afferma che a fronte degli introiti scaturiti dalle sanzioni amministrative il Comune non provvede al riparto delle somme come previsto dalla legge. Insomma il Comune è o non è inadempiente.

Il Comune non è affatto inadempiente. Noi spendiamo molto più del 10% che la legge impone per sicurezza, viabilità, informazione. Abbiamo spedito nelle case dei cittadini leccesi materiale informativo sui parcheggi di scambio.

 

Ma il riparto è previsto dalla legge,  perché non lo fate?

Nel '99 l'abbiamo fatto, ma ci siamo resi conto che creare una voce specifica era inutile perché i capitoli previsti in quella voce li ritrovavamo nei vari assessorati, quindi...

 

Tuttavia la legge prevede che gli introiti da sanzioni siano utilizzati nella loro maggior somma per interventi  sulla viabilità, sicurezza e informazione. Lecce non ha piste ciclabili.

Per quelle voci spendiamo molo di più. Per le piste ciclabili, è vero! Ma realizzarle significherebbe intervenire pesantemente sulla città. Purtroppo noi leccesi siamo pigri, utilizziamo la macchina anche per tragitti brevi.

 

Come spiega l'aumento esponenziale delle sanzioni amministrative?

E' ovvio, sono aumentati i controlli. Abbiamo 150 vigili in organico a cui si aggiunge il lavoro degli ausiliari del traffico. Poi le cifre bisogna leggerle correttamente, nel '05 sono stati incassati questi quattrini perché sono state messe a ruolo multe che ancora non lo erano.

 

Ma il trend di aumento parte dal '00!

Ogni anno si inseriscono le multe che per vari motivi non erano a ruolo. In ogni caso le multe sono elevate in conseguenza del mancato rispetto delle regole. Secondo me gli ausiliari sono anche troppo tolleranti, se facciamo un giro in Piazza Mazzini tranquillamente troveremo moltissime auto con il grattino scaduto da più di mezz'ora. D'altra parte io nel '05 ho ricevuto una cartella esattoriale di € 1.800 che ho pagato! perché il comune cittadino non deve pagare? Io non sono un buon esempio, anche se posso essere scusato avendo bisogno dell'auto per spostarmi tra i vari assessorati. Ho scelto di non utilizzare l'auto di servizio per non gravare sulle casse comunali, quindi pago le multe quando me le fanno.

 

Assessore un'ultima, ma importante domanda: il Centrosinistra afferma che il mancato riparto delle somme ha comportato una diffida da parte del ministero competente, Le risulta?

Ma per carità! Mai ricevuta alcuna diffida, siamo pronti a dimostrare a chiunque: ministero e opposizione che quanto fatto in città supera di gran lunga gli introiti delle sanzioni. A breve apriremo il cantiere per la metropolitana leggera, ci saranno i varchi elettronici al centro storico, abbiamo messo i pannelli per comunicare i dati sull'inquinamento...

 

Quindi di questa diffida è all'oscuro.

Se ci fosse lo saprei.

 

Insomma, tutto bene?  Veniamo a questa legge. L'articolo 208 del codice della strada disciplina l'utilizzo degli incassi delle sanzioni amministrative. Il comma 4 della stessa legge dispone l’utilizzo delle somme incassate da regioni, province e comuni. Il 50% degli introiti scaturiti da sanzioni amministrative è da destinarsi: alla polizia locale per effettuare nelle scuole di ogni ordine e grado corsi didattici finalizzati all'educazione stradale; al miglioramento della viabilità e alla redazione di piani del traffico; alla fornitura di mezzi tecnici necessari per i servizi di polizia stradale e alla realizzazione di piste ciclabili. Il 10% delle somme deve, altresì, essere utilizzato per la sicurezza stradale degli utenti deboli: bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti. Gli enti hanno obbligo di determinare annualmente, con delibera di giunta, le quote da destinare alle singole finalità dandone comunicazione al Ministro dei Lavori Pubblici.   Intanto si preparano le domeniche off limits per le auto, cresce la preoccupazione per lo smog, la città affoga sotto l'assalto impietoso di quanti pretendono di raggiungere a tutti i costi il centro in auto, i pedoni spesso diventano birilli. Il trasporto pubblico non è comunque efficiente tanto da poter essere proposto come alternativa al mezzo di trasporto privato. Abbiamo una diffida mossa al Comune nota all'opposizione, ignorata dalla maggioranza. Quindi, il prossimo appuntamento è con l'approfondimento. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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