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L'Unione dei Comuni della Grecìa Salentina |
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L’Unione
dei Comuni della Grecìa Salentina, come tutte le Unioni, nasce dopo l’entrata
in vigore del D.Lgs 267/2000, conosciuto come Testo Unico degli Enti Locali. Le sue
funzioni tipiche, sperate e sollecitate dal legislatore nazionale, sono di
diversa natura e priorità: in primo luogo favorire l’accorpamento in funzioni
(e servizi) dei piccoli Comuni; in secondo luogo permettere ai Comuni aderenti,
piccoli o grandi che siano, economie di scala che, attraverso gestioni
associate, garantiscano al cittadino residente nell’area un’assistenza
amministrativa più celere e più economica, quindi più efficiente. In ogni
caso l’Unione è un ente sovra-comunale facoltativo, quindi l’obiettivo politico
primario delle amministrazioni comunali partecipanti deve essere, a mio avviso,
necessariamente in linea o con l’esigenza collettiva dell’accorpamento di
piccoli Comuni (e in questa direzione l’Unione può portare all’obiettivo
eventuale di Fusione di più Comuni nel tempo) o con la necessità di gestione
associata di funzioni e servizi secondo condivise economie di scala. L’Unione
dei Comuni della Grecìa Salentina, oltre a rispondere ampiamente a queste
premesse, assolve ad un altro compito fondamentale: la tutela di un area di
minoranze linguistiche, l’area della Grecìa Salentina. Le
minoranze linguistiche sono un bene comune nazionale, riconosciuto e tutelato
nei Principi Fondamentali della Costituzione, oltre che da una Legge Nazionale,
la 482 del 15.12.1999. Primo fra tutti, l’Ente Regione Puglia ha recepito
e consolidato questa tutela, prevedendola all’art. 4 del Nuovo Statuto
Regionale, di recentissima approvazione, e coordinandola con forme di
collaborazione internazionale tra Stati e tra Regione e Stati. L’area
della Grecìa Salentina, geograficamente perimetrata dal Consiglio della
Provincia di Lecce, è un incontro di storia, cultura e tradizioni legato al
grìco, oggi veicolo di investimenti turistici sul territorio e come tale fonte
di sviluppo e occupazione. Tale
area, oggi, grazie all’Unione che la rappresenta, potrebbe divenire
interlocutore politico privilegiato di tutti gli Enti Territoriali, della
piccola e media Impresa, dell’artigianato e delle Università, a condizione però
che la minoranza linguistica, da strumento di natura “etnica”, diventi un bene
di natura socio-economica, abbandonando quella dimensione rischiosamente auto-ghettizzante
e assumendone invece una rigorosamente culturale e quindi di sviluppo del
territorio. Così argomentando,
l’ambito di intervento per un amministratore locale in Unione è più vasto,
perché se l’oggetto dell’Unione diviene anche la tutela di un’area, l’Ente
Locale di tale area opera non solo negli ambiti della Pubblica Istruzione e
della Cultura, ma anche del Turismo, della Toponomastica, della redazione
libraria e giornalistica, dell’architettura e financo dei lavori pubblici,
grazie alla fruibilità di progetti realizzati e finanziati con fondi nazionali
e regionali. È
opportuno quindi che l’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, così come e
nata e cresciuta, persegua un grande obiettivo futuro: in primo luogo procedere
senza più ingiustificabili ritardi ad una gestione associata di funzioni e
servizi, mediante la redazione di un equilibrato Statuto dell’Unione nonché di
ragionevoli regolamenti, in secondo luogo garantire una assoluta e continua
tutela dell’area grica, trasformandola in sistematica ed organica offerta
turistico-culturale. *Vice
Presidente Unione dei Comuni “Grecìa Salentina”
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