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Partito delle libertà vs Partito democratico: sono un gioco da spiaggia o prossima sfida politica? |
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Il relax e l’ozio delle vacanze
d’agosto sono stati scossi dalla notizia della nascita di un nuovo organismo
politico all’interno del centrodestra: il Partito delle libertà. La nascita del
nuovo soggetto politico non avrebbe causato tanto clamore se non fosse per le
ripercussioni che questo avrà sia per il centrodestra sia, anche, per il
centrosinistra. La situazione nel centrodestra
appare, infatti, piuttosto confusa, in quanto l’operazione, maturata
nell’ambito di Forza Italia, non solo avrebbe suscitato più di qualche
perplessità negli alleati, ma anche all’interno della stessa Fi non sono
mancate voci discordi. I dubbi maggiori hanno riguardato soprattutto la natura
del Pdl: se cioè questo sarà un organismo in cui confluiranno i partiti che
attualmente compongono la Casa delle libertà con una struttura più unitaria e coesa
rispetto alla precedente coalizione, oppure sarà un nuovo partito guidato da
Michela Vittoria Brambilla, da molti considerata l’astro nascente della
politica italiana. Anche la figura della Brambilla appare piuttosto
controversa: leader giovane e carismatico dei Circoli della libertà
(associazioni di cittadini nate nell’ambito di Fi ma da questa indipendenti) ha
avuto una rapida ed inarrestabile ascesa politica tanto apprezzata, e qualcuno
afferma anche sostenuta, dal Cavaliere, al punto da essersi guadagnata il
titolo di erede politico di Berlusconi. Questo riconoscimento, però, pare
invece averle attirato delle ostilità da parte di alcuni leader storici di Fi. Anche sul fronte opposto le
reazioni alla notizia della nascita del Pdl sono state contraddittorie: alcune
sono state di sostanziale indifferenza verso le attività condotte dagli
avversari, altre, al contrario, di preoccupazione nei confronti di
un’operazione che muterà, in ogni caso, il volto del centrodestra, la cui guida
spetterà di diritto anche a Michela Brambilla, indubbiamente (senza però
soffermarsi sui suoi effettivi meriti politici) uno dei volti giovani e
dinamici della politica italiana che potrebbe fare presa sia sull’elettorato
giovanile sia su quello deluso e distaccato, elettorato che anche il Partito democratico
intende conquistare. Al di là delle reazioni
provocate negli opposti schieramenti, sarà necessario domandarsi se il fine
dell’operazione posta in essere principalmente da Fi non sia solo quello di
crearsi uno spazio di visibilità, e quindi un impatto dirompente sugli
elettori, proprio nello stesso arco temporale in cui sta per essere fondato il
Pd, con tutto il clamore e l’interesse mediatico che questo evento sta
suscitando: tale supposizione non è però priva di giustificazioni e il fatto
che i due congressi costitutivi dei nuovi organismi politici si svolgeranno
entrambi nel prossimo mese di ottobre paiono confermarlo. Ma se così non fosse,
allora l’Italia potrebbe trovarsi ad una svolta epocale: cioè la nascita di un
vero e proprio bipolarismo, in cui due grandi partiti, il Pdl per il
centrodestra e il Pd per il centrosinistra, si contendono, attraverso una sfida
seria e leale, la guida del Paese per un futuro di prosperità e benessere per i
cittadini.
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