elenco articoli 

La difficile posizione di Veltroni
  
di Mery ALBERTINI

Di Pietro il tribuno, Veltroni incudine e martello (senza falce)

Il leader del PD tra incudine e martello (senza falce)

 

 

Non ha sorpreso l’assenza di qualche rappresentante del PD alla manifestazione organizzata da Di Pietro contro il Governo lo scorso 8 luglio. I toni sono stati particolarmente violenti e non sono mancati attacchi personali contro alcuni esponenti dell’esecutivo. La campagna elettorale di Veltroni si era invece contraddistinta per la volontà di condurre un confronto politico leale, moderato nei toni e misurato nelle parole, anche in prospettiva delle prossime riforme su cui maggioranza e opposizione dovranno trovare dei punti di convergenza.

In questo periodo di tensioni e polemiche si è avuta l’impressione che l’opposizione sia guidata da due leader, Veltroni e Di Pietro, senza una strategia condivisa. Giuliano Ferrara, dalle pagine del settimanale Panorama, ha acutamente descritto la parabola discendente del segretario del PD individuandone le cause anche nel condizionamento esercitato dall’ex pm, il quale sta vedendo crescere sempre di più il proprio consenso. Il suo modo di fare opposizione, duro e intransigente, pare stia avvicinando al suo movimento anche parte dell’elettorato della sinistra radicale rimasto senza rappresentanza in Parlamento. Si tratta di una conseguenza quasi inevitabile, dal momento che questi elettori considerano Veltroni il principale responsabile della spaccatura della sinistra e della sconfitta elettorale della sua anima più critica. Inoltre, se da un lato il comportamento di Veltroni appare ineccepibile sotto il profilo della responsabilità istituzionale, dall’altro, è pur vero come non tutto il suo elettorato stia condividendo questa scelta. Una conferma di questo nuovo “trend”, seppure di carattere simbolico, può aversi proprio in riferimento alla manifestazione dell’8 luglio: a piazza Navona, oltre alle bandiere dell’IDV, sventolavano anche alcune bandiere rosse, mentre tra i partecipanti c’erano anche gruppi di elettori del PD. Questa la situazione nella piazza, sotto il palco, speculare a quella sul palco, dove sono intervenuti esponenti del mondo politico e culturale che finora non erano mai stati così vicini all’Italia dei valori.

È evidente come gli equilibri all’interno del PD stiano cambiando: la leadership di Veltroni appare fortemente in pericolo. In disaccordo con le politiche del Governo, delusi dal modo di fare opposizione, gli elettori del centrosinistra sembrano sempre più considerare Di Pietro “l’uomo nuovo” in grado di farsi interprete delle loro esigenze ed aspettative, dimenticando, al contrario, come sia stato proprio Walter Veltroni uno degli artefici del cambiamento del sistema politico italiano. Un sistema imperfetto, certamente, tuttavia, rispetto al passato, più semplice e in grado di realizzare interventi più immediati ed efficaci.

 

 


elenco articoli