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CINEMA/ I Fantastici 4 e Silver Surfer

  
di Daniela ESTRAFALLACES

I FANTASTICI 4 E SILVER SURFER

Il cinema è uno strumento naturalmente predisposto a creare stati di complementarietà fra il mondo reale e le più affascinanti divagazioni virtuali. Lo si potrebbe definire come matrice di una dimensione parallela al quotidiano, una fonte che costruisca le sue basi attraverso modalità comunicative versatili, a volte improntate all’assoluta trasparenza, in altri casi orientate in direzioni sinuose e criptiche, comunque dotate di quell’unicità che le rende spesso assimilabili alle suggestioni del mondo onirico. In effetti, non esiste niente che sia più vicino al sogno, perché il cinema è una materia cangiante, un flusso creativo continuo dotato di straordinaria malleabilità. Un mezzo di rappresentazione del mondo così completo che ci si può fare di tutto; a patto, naturalmente, che se ne conoscano le strategie, che si scopra la chiave d’accesso ad un regno dagli equilibri delicati.

Quando questo accade, il risultato è l’armonia spontanea degli opposti, l’immediatezza di scambio fra realtà completamente diverse. Nella voluta sovrapposizione di ambienti e situazioni agli antipodi, la cinematografia moderna individua il veicolo idoneo a risvegliare le sensazioni più profonde, regalando all’animo umano la spensieratezza emozionale dell’infanzia. È il miracolo della perseveranza creativa, favorita recentemente dal prolifico dialogo artistico tra il mondo cinematografico ed il suo interlocutore preferito: il fumetto. Un accostamento spesso felice che si rivela ancor più riuscito e brillante nell’ultima fatica cine-fumettistica di Tim Story, I fantastici 4 e Silver Surfer.

Attesissimo seguito de I fantastici 4 (2005), la pellicola riprende il filo dell’avventura targata Marvel ritoccando efficacemente la struttura un po’ debole e  approssimativa del primo capitolo. Reed Richards (Ioan Gruffudd) e Sue Storm (Jessica Alba), supereroi alla disperata ricerca di una vita normale, si sforzano di ignorare momentaneamente le rispettive, scomode identità di Mister Fantastic e della Donna Invisibile decidendo di sposarsi. Purtroppo, nel bel mezzo della cerimonia nuziale, una nuova minaccia dall’inquietante forma semi-umana obbliga i promessi sposi a rinviare a data da destinarsi il loro desiderio di normalità. La creatura che manda a monte il matrimonio è il Silver Surfer del titolo, un essere dotato di poteri straordinari che mette a soqquadro il pianeta per conto del “divoratore di mondi”. 

Mister Fantastic e la Donna Invisibile, e gli inseparabili compagni, la Torcia Umana (Chris Evans) e la Cosa (Michael Chiklis), scendono ancora una volta in campo contro il male. La battaglia è cruenta, la terra rischia di venire risucchiata da un’enorme e oscura nebulosa in corso d’espansione nello spazio e torna a farsi vivo anche il Dottor Destino (Julian McMahon), nemico di sempre. Ricco di effetti speciali, scene d’azione e gradevoli intermezzi comici, il film di Tim Story conta su un cast affiatato e un intreccio scorrevole. Ma la vera rivelazione della pellicola è Silver Surfer (Doug Jones), personaggio costruito alla maniera del Gollum di Peter Jackson, miscela perfetta della più sofisticata tecnologia digitale e di una complessità psicologica tutta umana.

 

 

 


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