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CINEMA/ I Fantastici 4 e Silver Surfer |
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Il cinema è uno strumento naturalmente predisposto a
creare stati di complementarietà fra il mondo reale e le più affascinanti
divagazioni virtuali. Lo si potrebbe definire come matrice di una dimensione
parallela al quotidiano, una fonte che costruisca le sue basi attraverso
modalità comunicative versatili, a volte improntate all’assoluta trasparenza,
in altri casi orientate in direzioni sinuose e criptiche, comunque dotate di
quell’unicità che le rende spesso assimilabili alle suggestioni del mondo
onirico. In effetti, non esiste niente che sia più vicino al sogno, perché il
cinema è una materia cangiante, un flusso creativo continuo dotato di
straordinaria malleabilità. Un mezzo di rappresentazione del mondo così completo
che ci si può fare di tutto; a patto, naturalmente, che se ne conoscano le
strategie, che si scopra la chiave d’accesso ad un regno dagli equilibri
delicati. Quando questo accade, il
risultato è l’armonia spontanea degli opposti, l’immediatezza di scambio fra
realtà completamente diverse. Nella voluta sovrapposizione di ambienti e
situazioni agli antipodi, la cinematografia moderna individua il veicolo idoneo
a risvegliare le sensazioni più profonde, regalando all’animo umano la
spensieratezza emozionale dell’infanzia. È il miracolo della perseveranza
creativa, favorita recentemente dal prolifico dialogo artistico tra il mondo
cinematografico ed il suo interlocutore preferito: il fumetto. Un accostamento
spesso felice che si rivela ancor più riuscito e brillante nell’ultima fatica
cine-fumettistica di Tim Story, I fantastici 4 e Silver Surfer. Attesissimo seguito de I
fantastici 4 (2005), la pellicola riprende il filo dell’avventura targata
Marvel ritoccando efficacemente la struttura un po’ debole e approssimativa del primo capitolo. Reed
Richards (Ioan Gruffudd) e Sue Storm (Jessica Alba), supereroi alla disperata
ricerca di una vita normale, si sforzano di ignorare momentaneamente le
rispettive, scomode identità di Mister Fantastic e della Donna Invisibile
decidendo di sposarsi. Purtroppo, nel bel mezzo della cerimonia nuziale, una
nuova minaccia dall’inquietante forma semi-umana obbliga i promessi sposi a
rinviare a data da destinarsi il loro desiderio di normalità. La creatura che
manda a monte il matrimonio è il Silver Surfer del titolo, un essere dotato di
poteri straordinari che mette a soqquadro il pianeta per conto del “divoratore
di mondi”. Mister Fantastic e la Donna
Invisibile, e gli inseparabili compagni, la Torcia Umana (Chris Evans) e la
Cosa (Michael Chiklis), scendono ancora una volta in campo contro il male. La
battaglia è cruenta, la terra rischia di venire risucchiata da un’enorme e
oscura nebulosa in corso d’espansione nello spazio e torna a farsi vivo anche
il Dottor Destino (Julian McMahon), nemico di sempre. Ricco di effetti
speciali, scene d’azione e gradevoli intermezzi comici, il film di Tim Story
conta su un cast affiatato e un intreccio scorrevole. Ma la vera rivelazione
della pellicola è Silver Surfer (Doug Jones), personaggio costruito alla
maniera del Gollum di Peter Jackson, miscela perfetta della più sofisticata
tecnologia digitale e di una complessità psicologica tutta umana.
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