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Riparte l'ultimo treno dei finanziamenti targati UE
  
di Ilaria NICOLAZZO

Riparte il treno dei finanziamenti targati Ue

I fondi strutturali costituiscono lo strumento finanziario della politica regionale dell’Unione europea, che ha lo scopo di ridurre le disparità tra gli Stati membri ispirandosi ai principi di solidarietà e coesione. Con l’approvazione da parte del Parlamento europeo del pacchetto relativo ai Fondi strutturali per il periodo 2007-2013, la macchina degli aiuti comunitari tornerà a mettersi in moto. Dal 1° gennaio 2007 ben 308 miliardi di euro, pari al 35.7% dell’intero bilancio comunitario, saranno disponibili sotto forma di cofinanziamento per aiutare le regioni in ritardo di sviluppo, ridurre le disparità, promuovere ed incentivare occupazione e favorire progetti di crescita.

Nello specifico, sono cinque le relazioni adottate in aula che stabiliscono gli obiettivi dei fondi, le risorse finanziare disponibili e i criteri di assegnazione a cui gli Stati membri e le regioni devono attenersi per poter partecipare al sostegno. Tre gli obiettivi del regolamento. “Convergenza”, “Competitività regionale e occupazione”, “Cooperazione territoriale europea”, rivolti rispettivamente ad accelerare la convergenza tra gli Stati, la competitività tra le regioni e a rafforzare la cooperazione transnazionale. All’obiettivo "Convergenza" è destinato l'81,54% delle risorse dei Fondi (ossia circa 252,2 miliardi di euro), all’obiettivo "Competitività regionale e occupazione" è attribuito invece il 15,95% del totale (poco più di 49 miliardi) e l’obiettivo "Cooperazione territoriale europea" potrà contare sul 2,52% delle risorse globali (7,75 miliardi di euro).

A questo punto ci chiediamo: e la nostra regione? Su questo treno carico, pieno di aiuti a cui nessuno saprebbe dire di no, riuscirà a salire?

Della programmazione precedente, 2000/2006, il cui ammontare era circa di 8 miliardi di euro, si è largamente discusso, sottolineando da più parti, su come ci sia stata una gestione delle risorse poco incisiva. Alla nuova quindi, sono affidate grandi speranze di ripresa, ma soprattutto, grandi speranze sono rivolte alla capacità di programmazione e all’attività di indirizzo, che i nostri dirigenti responsabili dovrebbero far sfruttare.

Una stagione di aiuti si sta quindi per concludere ed una nuova e alla porte, per questo chiediamo che il ricorso alla spesa, la risoluzione fittizia dei problemi, l’aiuto alle PMI, non siano solo a ridosso delle campagne elettorali, ma che siano parte integrante della volontà pragmatica della classe dirigente di voler risolvere le questioni con concretezza.

Questo lo diciamo perché i fondi saranno operativi dal 1° gennaio 2007, ma prima che siano attribuiti è necessario che la Commissione vagli i Programmi operativi nazionali. Di conseguenza, a Roma, presso la Presidenza del Consiglio si attiverà dall’inizio di agosto un tavolo di confronto al quale prenderanno parte le otto regioni meridionali, perchè si possa esaminare i singoli progetti. La Puglia quindi, porterà qui il suo Piano strategico regionale, nella speranza che questo treno non rimanga il treno dei desideri, dato che è anche l’ultimo.

 

 

 

 


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