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Malasanità e truffa
  
di Gabriele VERGALLO

Gli ultimi anni, quelli che ci hanno consegnato dati allarmanti riguardo il sistema sanitario, hanno determinato nei conti dei

Gli ultimi anni, quelli che ci hanno consegnato dati allarmanti riguardo il sistema sanitario, hanno determinato nei conti dei cittadini – contribuenti un aumento esponenziale della spesa sanitaria. Lecce, la provincia salentina, non fanno specie: confermano il dato e scopri scopri rivelano anche casi di truffa finora ignorati. Numerosi conterranei, ben 89, hanno usufruito gratuitamente del servizio sanitario senza sborsare un euro e senza averne il diritto. Una porcheria che si è consumata e che probabilmente si continua a consumare alle spalle di quanti hanno vera necessità dei servizi sociali e delle esenzioni del ticket.

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Lecce ha smascherato questo fenomeno, che pare si stia perpetrando da diversi anni, con un controllo incrociato: chi vuol usufruire delle esenzioni ha l'obbligo di autocertificare il proprio reddito; la Polizia Tributaria ha eseguito lunghe verifiche circa la coerenza fra i dati autocertificati e le vere dichiarazioni dei redditi dei medesimi soggetti. Questi controlli hanno fatto emergere che funzionari d'azienda, dirigenti ed impiegati nelle pubbliche amministrazioni, gente con 40 – 50 mila euro di redditi effettivi, hanno dichiarato di essere inoccupati.

Il tutto avveniva con il favore di due titolari di laboratori di analisi con sede a Campi Salentina e che, tramite l'appoggio presso un altro studio leccese, godevano delle convenzioni con la Regione Puglia che determinano i rimborsi per la spesa sanitaria. Con semplici e  prodigiosi giochi di carta e di penna sono stati indebitamente rimborsati ben 265 mila euro. La scoperta di tutto ciò ha portato ad una denuncia per truffa per il conseguimento delle erogazioni pubbliche. Riguardo i falsi disoccupati gli esposti stanno portando a denunce che porteranno alla soluzione, certamente la più giusta, del recupero delle somme truffate.  É vergognoso che cittadini benestanti, che leccesi benestanti, si comportino da parassiti a spese dei più bisognosi. Ahinoi, al fianco di una Grande Italia, lo sappiamo, vive e si rigenera sempre un'Italietta vile e meschina.      

 

 

 


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