Schiaffo, sonoro e poderoso che la Magistratura ci ha dato. Ancora una volta, ancora questo Stato. In azione per difendere questioni di principio (versione ufficiale) ma non per difendere il Paese. Che se un Imam terrorista che brigava attentati contro l’Italia è stato allontanato dai servizi segreti, forse brutalmente, illegalmente (l’accusa dei PM è sequestro di persona), la gente ringrazia e rende merito all’azione. Ma i magistrati milanesi (a distanza di ben tre anni dal misfatto) hanno posto sotto inchiesta il Sismi, messo in carcere il secondo in carica, interrogato varie volte il Generale capo (iscritto nell’elenco degli indagati): servizi segreti deviati. Agenti bischeri avrebbero rapito Abu Omar il terrorista per evitare fossero messi in atto pericolosi attentati; colpa grave aver compiuto il proprio dovere verso lo Stato! E poco importa se si mette alla berlina il nostro sistema di sicurezza, se si mette in pericolo il Paese attaccando, in un momento tanto cruciale per l’equilibrio internazionale, l’assetto stesso degli 007 italiani che per sua natura è (deve essere) segreto. E invece è stato spiato, inquisito, colpevolizzato. Solo in Italia poteva accadere una simile sconsiderata assurdità. L’Imam ringrazia e già prepara succulente richieste di risarcimento. Il Paese accusa un altro duro colpo e la Magistratura azzarda il gioco.

L’unica denuncia forte e seria è arrivata da Cossiga: l’ha depositata presso la Caserma dei Carabinieri di Lecco contro i PM inquirenti. Per il resto, la politica sonnecchia o meglio, chiude un occhio. L’altro è già vitreo e malato.