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Salute e qualità della vita
  
 

Salute e qualità della vita

L’inquinamento ambientale provoca tutte una serie di problemi per la salute: allergie, infertilità, cancro, morti premature ecc. Soprattutto i bambini sono particolarmente vulnerabili a queste minacce, in parte perché fino all’età di cinque anni, i loro organi vitali sono ancora in fase di sviluppo  e inoltre perché i giovani tendono a bere più liquidi, a mangiare più cibo e a respirare più aria in relazione alo loro peso corporeo.

Inquinanti come pesticidi, diossine e PCB (difenili policlorurati) possono danneggiare il feto, provocare aborti spontanei, difetti congeniti o problemi di salute in seguito. Il tasso di mortalità nei bambini è molto basso, ma malgrado i miglioramenti della qualità dell’aria, un crescente numero di bambini soffre di asma e di problemi respiratori cronici. In alcuni Stati membri, il numero di bambini ammalati di cancro  è anche in aumento e questo fatto può essere collegato a fattori ambientali.

La Commissione europea e gli Stati membri hanno elaborato insieme un’ampia strategia di lotta contro i rischi sanitari, incentrata su categorie vulnerabili come bambini, donne incinte e persone anziane. Questa strategia richiede un maggiore numero di ricerche e controlli dei rischi ambientali e una maggiore sensibilizzazione del pubblico.

L’UE promuove anche la cooperazione internazionale per trattare i rischi sanitari legati all’ambiente nei paesi in via di sviluppo e l’impatto negativo della povertà in generale sulla salute.

Da anni la Commissione europea coopera con l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) spesso usando le linee guida dell’OMS come base per le direttive dell’UE . Nel settembre 2000 vi è stata a Bruxelles una riunione tra rappresentanti delle due organizzazioni che hanno deciso di collaborare più strettamente nelle ricerche  sui rischi sanitari e nella fissazione di norme.

 

Mangiare sano

 

Negli ultimi anni l’epidemia della “mucca pazza”(ESB) nel Regno Unito – e le sue conseguenze per le persone sotto la forma della malattia incurabile di Creutzfeldt-Jakob – hanno reso i consumatori più attenti a ciò che mangiano. La cooperazione a livello dell’Unione ha facilitato interventi rapidi

per bloccare la diffusione dell’ESB e informare meglio il pubblico sui rischi. In risposta alla crisi dell’ESB, l’UE ha istituito nel 1997 un comitato direttivo scientifico per garantire una consulenza di alto livello sulla sicurezza alimentare.

I consumatori vogliono anche sapere se i prodotti che comprano contengano o meno organismi geneticamente modificati (OGM). L’UE controlla l’immissione sul mercato di prodotti a base di OGM e il loro possibile rilascio nell’ambiente e stabilirà disposizioni per garantire che tutti i prodotti contenenti OGM siano chiaramente etichettati, le loro fonti rintracciabili e il loro impatto sull’ambiente controllato in permanenza.

 

Lo stress quotidiano

 

Diversi fattori ambientali influenzano il nostro benessere. Il rumore diminuisce la qualità della vita per il 25% circa degli europei. L’UE ha stabilito limiti all’inquinamento acustico dovuto ai macchinari e intende prendere altre iniziative per armonizzare i livelli accettabili. Le radiazioni sono un importante strumento diagnostico in medicina, ma possono anche danneggiare la salute umana. L’UE ha recentemente riveduto le sue norme – che risalivano al 1957 – per proteggere il pubblico e i lavoratori dall’esposizione alle radiazioni.

Nel 2001 il libro bianco della Commissione europea ha stabilito una nuova strategia per controllare le sostanze chimiche pericolose, basata su due grandi principi: precauzione quando si hanno dubbi circa la sicurezza e sostituzione delle sostanze pericolose ogniqualvolta possibile con sostanze più sicure. Le norme UE miglioreranno la sperimentazione e la valutazione del rischio delle sostanze chimiche nuove ed esistenti. A livello internazionale, l’UE è anche impegnata ad attuare la convenzione delle Nazioni Unite sugli inquinanti organici persistenti che mira a porre fine all’uso di dodici sostanze chimiche estremamente pericolose.

Per evitare la crescente congestione del traffico, l’inquinamento dell’aria e lo stress e migliorare la qualità della vita nelle città, i governi e le autorità di pianificazione devono sviluppare reti di trasporto “sostenibili”.

L’UE cofinanzia ricerche sull’uso del territorio in città e sostiene lo sviluppo delle reti transeuropee, promuovendo il trasporto pubblico e l’uso di ferrovie, vie navigabili interne e navigazione marittima per il trasporto di passeggeri e di merci.     

 

 


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