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DONNE nella STORIA d'ITALIA Sophia Loren |
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Sofia Villani Scicolone, questo
il vero nome della famosa attrice Sophia Loren, nasce a Roma il 20 settembre
del 1934 ma trascorre gran parte della sua infanzia insieme alla madre, Romilda
Villani, e al padre, Riccardo
Scicolone in una piccola casa di
Pozzuoli, vicino Napoli. Sofia cresce in un ambiente
povero e disagiato dal quale cerca di allontanarsi fin da giovanissima.
Intraprende tutte le classiche strade di chi tenta la scalata al successo:
partecipa a numerosi concorsi di bellezza, recita nei fotoromanzi, accetta
piccole parti cinematografiche, con lo pseudonimo di Sofia Lazzaro, e affianca
Corrado nella conduzione della famosa trasmissione radiofonica “Rosso e Nero”. Finalmente, nel 1952, quando la
Scicolone è ancora diciottenne, il suo impegno viene premiato. Sul set di "Africa sotto i
mari" di Giovanni Roccardi, viene notata dal potente produttore Carlo
Ponti, suo futuro marito, che le propone un contratto di sette anni. È la
svolta della sua vita e l’inizio di una brillante carriera che la renderà
famosa in tutto il mondo. In questo periodo Sofia, ormai
ribattezzata da Goffredo Lombardo della Titanus, Sophia Loren, mette a punto il
proprio personaggio di popolana bella e sfrontata. Nel 1953 ricopre alla perfezione
la parte della “sciantosa” in “Carosello napoletano” di Ettore Giannini, mentre
l’anno successivo interpreta la celeberrima pizzaiola ne “L’oro di Napoli” di
Vittorio De Sica e la giovane trasteverina di “Peccato che sia una canaglia” di
Blasetti. In poco tempo la fama di Sophia,
anche grazie alla sua prorompente bellezza, valica i confini patrii e arriva in
Europa e negli Stati Uniti. Nel 1955 “Life” le dedica una copertina mentre il
marito pianifica per lei una carriera internazionale. Nonostante l’impegno di Carlo
Ponti, all’estero Sophia, fatta eccezione per la partecipazione ne “Il diavolo
in calzoncini rosa” di Cukor, compare solo in pellicole di secondo ordine ed è
solo al suo ritorno in Italia, nel 1960, che ella ottiene la consacrazione a
stella di prima grandezza per la sua magistrale interpretazione ne “La
ciociara” di Vittorio De Sica. L’apprezzatissimo film di De
Sica rappresenta per la Loren l’apice del successo, vince infatti l’Oscar e il
premio per la migliore interpretazione femminile al Festival di Cannes, ma,
allo stesso tempo, la fine del suo “periodo aureo”. Negli anni successivi infatti
non riuscirà più a ripetersi a questi livelli salvo che, nel 1977, in “Una
giornata particolare” di Ettore Scola, ove lei e Marcello Mastroianni disegnano
con straordinaria bravura il ritratto d'una coppia di semiemarginati, lei una
casalinga, lui un omosessuale, all'epoca del fascismo. Agli inizi degli anni ottanta la
carriera cinematografica di Sophia può dirsi essenzialmente terminata. Nel 1984
tenta un rilancio in grande stile recitando a fianco del figlio Edoardo Ponti
in “Qualcosa di biondo” di Maurizio Ponzi, ma il clima è mutato, la critica la
stronca ed il pubblico la ignora: l'idolatrata stella di Pozzuoli, ormai, è
solo un ricordo. Sophia decide allora di
dedicarsi al piccolo schermo; presta il suo volto per diversi spot
pubblicitari, conduce una trasmissione culinaria ed interpreta numerose fiction
e film per la televisione, tra cui “Madre coraggio”, “Mamma Lucia”, tratta da
un libro di Mario Puzo e il remake de “La ciociara”, sotto la direzione di Dino
Risi. Nel 1991 le vengono assegnati in
un sol colpo un Oscar, il Cesar alla carriera e la Legion d’onore e nel 1999
vince, sempre come premio alla carriera, il David di Donatello. Dotata di una bellezza esplosiva e di una bravura a volte sottovalutata, dopo aver lavorato con registi ed attori di calibro internazionale, Sophia ha risposto “sul campo” a tutti coloro che l’accusavano di sapersi confrontare solamente con il ruolo di “popolana”, conquistando premi prestigiosi e guadagnando la stima del pubblico e della critica, fino a diventare una vera e propria icona del cinema mondiale.
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