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LO SCHIAFFO/ Berlusconi e le veline in tv |
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L’Italia sdegnosetta dei
perbenisti di facciata si è destata altera nella condanna: colpevole e
scandaloso, Berlusconi è stato pizzicato a raccomandare qualche velina
pruriginosa (e scocciatrice, a suo stesso dire) in cerca di successo ad ogni
costo. Si dice che a giorni potrebbero venir fuori anche conversazioni piccanti
tra il Premier e alcune avvenenti pulzelle: spiare la vita altrui pare sia il
gioco prediletto dei guardoni annoiati, pronti a sbertucciare il malcapitato di
turno. Anche i più comuni cittadini – un po’ scherzando un po’ sperandoci per
darsi un tono – immaginano fantomatiche orecchie indiscrete dietro le loro
telefonate. Bhè si sa, questo è <‘o Paese d’‘o sole> e delle intercettazioni,
non usate per supportare corrette indagini giudiziarie ma per umiliare colpire
e condizionare la vita – pubblica ed anche istituzionale – di “quelli che
contano” attraverso linciaggi massmediatici. Qui, un occhio sereno potrebbe ben
discernere dove sta il vero scandalo. Ahi voglia a fingere sdegno per
una velina in più nel circo della televisione (magari talmente prorompente da
far girare la testa a parlamentari pronti a vendersi all’avversario politico in
cambio di un “favore” per lei: anche qui occorrerà domandarsi chi prostituisce
cosa) quando poi ben si conosce come funziona il sistema nella nostra
quotidianità, dove si chiede senza riserve o pudicizia la raccomandazione per
un esame universitario o persino per entrare tra i “vip” (!?) del Grande
Fratello. Questo si sa bene e lo si tace, per mantenere inalterato e “puro” il
cipiglio del giudizio e della condanna delle vite altrui. Misero diletto di un
Paese in lenta putrefazione.
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