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Obiettivo: sottomettere le istituzioni e destabilizzare lo Stato e le Forze di Polizia
  
di Loris GASTALDO

LA RIVOLUZIONE CONTRO LE ISTITUZIONI

Il caso Speciale prima, ed il caso De Gennaro oggi, sono il sintomo di una pericolosa deriva politica di un governo debole e con logiche di potere preoccupanti: dalla copertura delle lobbies alla prona accondiscendenza a minoranze estremiste che un sistema elettorale fallimentare ha consentito giungesse non solo in parlamento, ma anche a scranni di governo, dando loro aggio di imporre ideologie ed estremismi come se rappresentassero l’Italia tutta, quelle stesse minoranze che nei cosiddetti anni di piombo erano “extraparlamentari”, formazioni rivoluzionarie che hanno dato (e danno) leader e manovalanza al terrorismo rosso ed a difesa del quale oggi manifestano impuniti. Il caso Speciale: un pasticcio indecente, che dimostra solo la bassezza di azioni che non trovano giustificazione. Di regola i Capi di Stato Maggiore delle FF.AA. e i Comandanti Generali di Carabinieri e Finanza lasciano l’incarico perchè “colpiti da limiti di età”: significa che assunto l’incarico, attribuito non al primo che passa per strada bensì a personaggi sul cui livello professionale, morale ed etico non c’è sicuramente dubbio, dopo che la loro carriera e le loro capacità e qualità sono state passate al vaglio decine e decine di volte, lo mantengono sino al limite di età previsto dalla legge. Nel caso Speciale è avvenuto un fatto che la legge non contempla: è stato sollevato dal Comando con l’attribuzione di un incarico presso la Corte dei Conti. È palese il maldestro tentativo di coprire un’azione che non voleva promuovere il Generale, ma estrometterlo dalla G.d.F. perchè si era, legittimamente, opposto alle pretese del Viceministro con la delega al Corpo. Qualsiasi giustificazione è campata in aria: un Generale Capo di una F.A. o di un Corpo Armato dello Stato viene destituito per sottoporlo a processo se colpevole di reati o di gravi colpe, non rimosso e promosso! Nel caso De Gennaro, se poteva essere ipotizzabile una sua sostituzione nell’incarico, vista la lunga permanenza, è assolutamente inammissibile il modus in cui sta avvenendo: il Capo del Governo annuncia in Parlamento, tra tesoretto e pensioni, che ha deciso di rimuovere il Capo della Polizia. Contemporaneamente l’annuncio, da altre fonti, che lo stesso è indagato per i fatti del G8 di Genova. Esultanza dell’estrema sinistra, che spadroneggia nel governo tirando calci nei denti ai vari Mastella, Di Pietro e Margheritini vari che, per rimanere seduti sugli scranni, danno solo qualche colpetto di tosse redarguendo Prodi con un perentorio “così non si fa”. Con De Gennaro continua la saga del G8, la vergognosa pagina dello Stato e della Giustizia che criminalizza i Polizia e Carabinieri i cui uomini sono ancora sotto indagini e processi, mentre gli autori delle devastazioni, coloro che hanno invaso e distrutto una città, coloro che hanno assalito e massacrato decine di agenti, sono assolti, quasi beatificati come Carlo Giuliani, ormai martire per una sinistra che inneggia al massacro di istituzioni e delle Forze di Polizia. Preoccupante! Alla notizia della sostituzione di De Gennaro l’esultanza dei vari Agnoletto, Palermi, Malabarba, Turigliatto e altri dà l’esatta immagine della situazione: è caduta la testa di chi ha contrastato i No Global e Black Block durante la manifestazione di pace e amore di Genova, è caduta la testa di chi ha ordinato la repressione selvaggia contro gli innocenti pacifisti che civilmente comunicavano ai leader del G8 la loro non approvazione per quello che fanno e per quello che rappresentano. Inconcepibile il commento di Malabarba e Turigliatto: “...il colpo all’immagine della Polizia è di per se una buona notizia..”. Pazzesco! Ma fino a quando gli italiani saranno governati da simili personaggi? Sino a quando prevarrà la logica della destabilizzazione dello Stato e delle Forze di Polizia, ma anche delle Forze Armate, alle cui manifestazioni tutti si scappellano, mentre dietro ai banchi del potere ne minano le fondamenta screditandole a livello internazionale e tagliando risorse tanto da rendere quasi impossibile mantenere anche il livello minimo di addestramento e di struttura logistica? Lo stesso discorso vale per i Servizi segreti, struttura delicatissima che dovrebbe essere lo strumento principale di difesa da tanti rischi che, se prevenuti, sembrano remoti e irreali, ma se cade la capacità di indagine e di operazioni riservate potremmo essere colpiti come Spagna o Inghilterra. O forse pensiamo che da noi non siano avvenuti attentati perché siamo più simpatici o perché i nostri governanti vanno a braccetto con i leader terroristici? È grazie al lavoro occulto, che altrimenti non potrebbe essere, all’impegno ed alle capacità del personale dei Servizi che ciò è avvenuto o, per meglio dire, non è avvenuto. Ma sono cattivi anche questi Servitori dello Stato, perché ce l’hanno con alcuni predicatori, amici dei No Global e della sinistra estrema! Tutto ciò risponde ad una logica: distruggere un sistema che infastidisce per le capacità e la fedeltà allo Stato, un sistema che non risponde a logiche di partito o di potere, ma che lavora per la Nazione, per la Patria, per i Cittadini, per quella stragrande maggioranza che vuole sicurezza, onestà e vivibilità. Ma forse questo non rientra nei piani di potere di qualcuno.

 

 

 


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