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PROPOSTE in DVD/ Alexander di Oliver Stone: intreccio ambiguo e affascinante fra cinema e storia

  
di Daniela ESTRAFALLACES

ALEXANDER

PROPOSTE IN DVD

 

Alexander di Oliver Stone: un intreccio ambiguo e affascinante fra cinema e storia

 

 

Alessandro è decisamente un uomo fuori dal comune. Personaggio storico accattivante e misterioso. Conquistatore straordinariamente precoce. Un giovane dotato di intraprendenza incredibile che, appena ventenne, fa dell’espansione del proprio potere oltre i confini dell’impero macedone una magnifica ossessione. La sua ossessione, il simbolo affascinante e intramontabile di quell’innata grandezza, del segno distintivo caratteristico degli eroi umani che diventano immortali, innalzandosi a sfiorare carisma e potere di antiche divinità. Un futuro di onnipotenza e gloria attende quegli uomini. E, nel profondo degli animi, entra in gioco il sentimento della predestinazione.

Così per Alessandro, che, come un moderno supereroe, si confronta con un potere incommensurabile che è già dentro di lui, pronto a svolgere un ruolo prestabilito dal fato, a pianificare l’avvento magnifico di un sovrano impareggiabile. Alessandro il Grande. Una figura eccezionale che accresce e consolida la valenza del mito nel corso dei secoli. Fino ai nostri giorni, al nostro vivere quotidiano banalmente standardizzato e tanto povero di respiro “epico”. Di quella ventata di freschezza, che l’energia della storia passata riporta al presente, si prende cura con puntualità ineccepibile il cinema internazionale, con l’occhio sempre puntato sul recupero e la rivisitazione di rappresentazioni del reale immerse nella materia epica. È quello che accade in Alexander (2004) di Oliver Stone, pellicola avvincente e poco convenzionale, responsabile a suo tempo di vivaci polemiche, sfornate in dosi industriali dai critici USA.

Siamo di fronte ad un film insolito. La revisione storica è di sicuro abbondante,  ma l’intreccio complessivo regge ed intriga al punto giusto. Lo spettatore è inesorabilmente avvinto dal mix di sensualità e perversione di una delle scene di apertura, quella in cui Olimpia (Angelina Jolie), madre di Alessandro, depone un serpente nelle mani del futuro condottiero ancora bambino, suggerendo, attraverso il gesto simbolico, l’avvicinamento effettivo del figlio all’esercizio della divina superiorità del dominatore, possibile solo mediante il superamento delle paure e dei limiti umani.

Oliver Stone sceglie la tecnica della ricostruzione retrospettiva per raccontare la storia dell’eroe macedone. La voce narrante è affidata all’anziano Tolomeo (Anthony Hopkins). Alessandro (Colin Farrell) si dedica con passione all’apprendimento dell’arte della guerra e del comando, affascinato dalla straordinaria potenza evocativa dei miti greci, e, in particolar modo, dalla figura di Achille, suo modello di riferimento.

Subito dopo l’assassinio di Filippo il Macedone, Alessandro succede al padre e sedendo sul trono dell’illustre predecessore, ne cancella ben presto il glorioso ricordo grazie alla pianificazione efficace e all’immediata realizzazione delle sue inarrestabili conquiste.

Eccezionale l’impatto emotivo delle scene di battaglia: dallo scontro di Gaugamela alla guerra contro i persiani di Dario III, le immagini che Stone propone al pubblico sono impietose, crude, senza ombra di filtri immaginativi. Non c’è sconto nella rappresentazione della follia che pervade l’animo del soldato. Posseduto dal delirio euforico della conquista, l’eroe non può fermarsi e marcia spietato verso il consolidamento di una posizione sempre più alta e inattaccabile.

Il sangue scorre e le lance affondano nei corpi con un suono cupo ed un preponderante “effetto realtà”. Dopo aver sposato la persiana Rossane, Alessandro si spinge fino in India, dove nel corso di un’epica e suggestiva battaglia si svolge una delle scene più riuscite del film, che offre in questo frangente un’immagine dal forte valore simbolico, con il giovane condottiero che si lancia in una carica gloriosa quanto disperata, da solo, contro il nemico.

Alessandro Magno morirà prima ancora di compiere trentatré anni, nel 323 a.C., probabilmente per avvelenamento, raggiungendo l’adorato compagno Efestione, morto poco prima di lui. Una vicenda omosessuale, fondata su basi storiche, si intreccia, nel film di Stone, con lo sfolgorante percorso di potere e conquista di Alessandro Magno, ridimensionandone forse l’aspetto divino, ma esaltando di conseguenza quello umano. È il fascino dell’eroe sfaccettato, racchiuso di frequente nelle pieghe di una psicologia complessa, allargata fino ad includere gli aspetti molteplici  dell’ambiguità.

 

 

 


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