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Storie di straordinaria follia |
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Recentemente è stato dato alle
stampe il volume “Storie di ordinaria follia”, a firma del Professor Salvatore Sisinni. Il noto
Neuropsichiatria squinzanese è l’ex Primario dell’ospedale psichiatrico
“Giuseppe Libertini” di Lecce. Pensionatosi nel 1977, si dedica ora ad un’altra
sua grande passione, la scrittura (ha all’attivo sei volumi). La sua ultima
opera, edita dalla casa editrice “Acustica” di Lecce, è stata presentata al
pubblico il 4 giugno, a Squinzano, dai docenti Antonio Carluccio ed Emilio
Filieri. Oltre cento gli intervenuti, fra cui il Sindaco Gianni Marra e l’ex Comandante Generale
dell’Arma dei Carabinieri Generale Guido
Bellini, cittadino onorario di Squinzano ed amico di vecchia data
dell’autore. Nell’interessante libro vengono
tratteggiate le figure di dieci celebrità, del presente e del passato, conosciute come insane di mente: Gaetano
Donizetti, Robert Schumann, il ballerino Vaslav Nijinsky, la ballerina Lucia
Joyce (figlia di James Joyce), Lord Byron, Friedrich Nietzsche, Ernest
Hemingway, Francisco Goya, Vincent Van Gogh ed infine, unico vivente, il
matematico John Nash, Premio Nobel per l’Economia nel 1994, la cui toccante
vicenda umana è stata narrata nel bellissimo film “A beautiful mind”. Il senso dell’opera è così
illustrato dal medico, nell’introduzione: “voglio dimostrare che la malattia
mentale, spesso, ma non sempre, è devastante e che, però, a volte, specialmente
oggi, grazie ai progressi della psichiatria, può permettere a chi ne sia
colpito, almeno nelle fasi iniziali o nei periodi, più o meno lughi, di
remissione clinica, di esprimersi a livelli notevoli e, a volte, addirittura
sublimi ed eccelsi. In poche parole, portare un modesto contributo a modificare
l’opinione comune secondo la quale – per dirla con Jaspers – malattia mentale
equivale a completo disfacimento emotivo e psicologico”. La dedica, com’era
prevedibile, è spettata a tutti i suoi pazienti, curati nel corso di quasi
quarant’anni di professione.
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