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Fotogrammi mediatici II, la nuova pubblicazione di Falduto e Santagada
Scoprire le bellezze del Pollino

  
di Alfredo FREGA

“Fare cultura nel territorio italo-arbëresh del Pollino” è il sottotitolo della nuova pubblicazione di due giovani talenti, Gi

Fare cultura nel territorio italo-arbëresh del Pollino” è il sottotitolo della nuova pubblicazione di due giovani talenti, Giuseppe Falduto e Gianvincenzo Santagada, il secondo della serie “Fotogrammi Mediatici”.

I due giovani autori, nati a Frascineto comune albanofono della provincia di Cosenza, prossimi alla maturità classica, sono entrambi corrispondenti de “il Quotidiano della Calabria”, pronti ad essere iscritti all’albo professionale come giornalisti collaboratori (un tempo si diceva soltanto pubblicisti).

Anche il nuovo volume di “Fotogrammi Mediatici II”, edito dalle Edizioni Prometeo di Castrovillari (2005), contiene la raccolta sistematica delle loro corrispondenze pubblicate nel corso del 2004 dal giornale che si pubblica in Calabria. Per cogliere le atmosfere di questo libro è importante far emergere i luoghi ai quali si riferiscono i loro servizi. Questi sono tanti, come tanti sono i comuni di lingua e cultura italo-albanese posti a macchia di leopardo in un ambito territoriale definito col nome di “Arbëria”. Poiché l’Arbëria si trova nelle cinque regioni meridionali ed in numerose province, dove più di cinque secoli addietro hanno trovato rifugio interi nuclei familiari provenienti dall’Albania, dopo l’invasione Ottomana, quella dei due giovani corrispondenti si localizza nel Parco Nazionale del Pollino, della parte nord della vasta provincia di Cosenza.

Nel presentare ai nostri lettori la precedente loro pubblicazione, scrivemmo che alcune località del Parco del Pollino, come per esempio Lungro, Frascineto e Civita, sono molto conosciute dal turista della Puglia, in particolare il Foggiano, il Salento, il Tarantino e, naturalmente, il Barese, attratti dagli scenari di variegata bellezza dei monti del Pollino, dalla particolarità antropica rappresentata dai comuni pedemontani che fanno parte della minoranza etnico-linguistica arbëreshe (italo-albanese), di cui esistono centri anche in Puglia, come Chieuti e S. Giuseppe di S. Marzano. Un originale ed ambito itinerario turistico in zone ricche di bellezze naturali, di monumenti, di storia, di religiosità greco-cattolica, di musicalità etnica e dulcis in fundo, di gastronomia dal sapore orientale.

Stiamo presentandovi un libro e riprendiamo il discorso dopo avervi introdotto l’ambiente dove è stato concepito. Questa cultura, oggi finalmente riconosciuta anche dallo Stato con apposita legge, è molto attiva e produttiva, come emerge leggendo le corrispondenze dei giovani Falduto e Santagada, attraverso vari temi che, già in precedenza, le definimmo come indispensabile guida per quanti vogliono conoscere più da vicino come si vive in un comunità alloglotta del meridione tra mille problemi sociali ed economici e come in questi luoghi della memoria non si vive soltanto del passato, ma, anzi, si vive producendo cultura.

Gli articoli sono stati raccolti per aree tematiche: l’Arbërishtà nella consapevolezza del presente; fatti ed eventi per crescere nella scuola; politici tra geniali sotterfugi e accese bagarre; i “luoghi” del Pollino dalla cultura all’ambiente; sulle tracce della spiritualità greco-bizantina e abilità e fantasia per il “gusto del territorio”.

Possiamo concludere affermando che il volume dei due giovani aspiranti giornalisti rappresenta una novità libraria che vale la pena leggere, così come se si leggesse un quotidiano, spaziando tra la cronaca e l’approfondimento.

 

  

 

 

 


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