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Una nuova loggia massonica?
  
di Lucio LUSSI

La stampa nazionale e locale, televisiva e cartacea, tace infingardamente su notizie sempre più scottanti che riguardano quest

La stampa nazionale e locale, televisiva e cartacea, tace infingardamente su notizie sempre più scottanti che riguardano questo o quel personaggio del mondo dello spettacolo politico-televisivo. E tende a nascondere i fatti più scomodi.

Negli ultimi giorni è venuta fuori una notizia che potrebbe avere risvolti inquietanti: esiste una conferenza segreta ed informale, il Gruppo Bildenberg, della quale fanno parte i più importanti esponenti della politica, degli affari e dell’economia mondiali. I membri di questa società segreta sono tenuti all’obbligo del silenzio, e quest’imposizione fa andare la mente ai fasti delle migliori logge massoniche.

La stampa non sa o finge di non sapere, tappandosi le orecchie e non facendo trapelare nulla. E l’opinione pubblica continua ad apparire a questi massoni ingenua e facilmente raggirabile.

Quello di cui si discute in questi incontri può influenzare le sorti del pianeta. Nella riunione che dal 31 maggio al 3 giugno si è tenuta a Istanbul si è discusso ad esempio di operazioni da condurre contro l’Iran e la sua escalation nucleare, dello sviluppo dell’energia e dell’ingresso della Turchia in Europa. Argomenti che interessano direttamente gli abitanti del pianeta, i quali devono essere tempestivamente messi al corrente degli eventuali accordi raggiunti, relativi al futuro di milioni di persone!

Nessun estraneo ha partecipato alla riunione, quindi possiamo lasciare molto spazio alla fantasia.

Tra i membri del Gruppo Bildenberg figurerebbe una nutrita pattuglia di italiani. Facciamo alcuni nomi.  Mario Monti, Franco Barnabè, il rampollo Fiat John Elkann, l’ex ministro dell’economia Giulio Tremonti e l’attuale ministro Padoa Schioppa. Tutti pezzi da novanta. Scorrendo l’elenco di tutti gli italiani che dal 1982 ad oggi hanno partecipato ad almeno una riunione del gruppo (elenco pubblicato dalla Voce della Campania), troviamo non poche sorprese: Emma Bonino (in qualità di membro della Commissione Europea), Lucio Caracciolo (esperto di geopolitica e direttore dell’ottimo Limes), Ferruccio de Bortoli, Ugo Stille, e poi anche l’attuale premier Romano Prodi (nella veste di Presidente della Commissione Europea), Walter Veltroni (all’epoca dei fatti alla guida dell’Unità), Giorgio la Malfa, Carlo Rossella, Gianni de Michelis, Domenico Siniscalco, Sergio Romano… E la lista è ancora molto lunga.

La partecipazione dei suddetti individui potrebbe non scandalizzare i più avvezzi a pratiche segrete e segregate. Ma nel momento in cui la presenza alle riunioni è contestuale alla detenzione di cariche politiche e pubbliche di un certo rilievo, questi individui sono tenuti ad informare l’opinione pubblica degli argomenti discussi e delle eventuali decisioni prese, riferendo in Parlamento, o attraverso un’accurata informazione televisiva o sulla carta stampata. Bruno Vespa potrebbe dedicar loro, per una serata, le sue comode poltrone, lasciando a casa Alba Parietti, Gasparri e Apicella che cianciano su Cogne, Rignano Flaminio, i difetti dei vip nostrani o la dieta mediterranea.

Se all’ultima riunione tenutasi a Istanbul erano presenti degli italiani, ce lo facciano sapere e soprattutto tengano informata l’opinione pubblica. Sarebbe una grande dimostrazione di rispetto.

 

 


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