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La cospirazione vaticana |
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Londra, Inghilterra, sul tavolo
dell’ “Observer”, forse uno dei più famosi quotidiani dopo il Times, un
fascicolo riservato, sessantanove pagine, nero su bianco, rilegate in un
documento choc, inchioda i vertici della Chiesa di Roma, gettando su di essa
un’onta senza precedenti. Scoperto da un avvocato
americano, Daniel Shea, impegnato in una serie di casi relativi ad abusi su
minori perpetrati da preti, il documento, datato 1969 e siglato da Papa
Giovanni XXIII è destinato a far letteralmente esplodere il caso più eclatante
sull’istituzione più grande e più potente del mondo. Massima segretezza, la dicitura
riportata su di esso, era questa la richiesta tassativa della Chiesa in un
documento riservatissimo, redatto in latino, fino ad ora conservato negli
archivi segreti del Vaticano e considerato autentico a fronte di perizie e
controlli, effettuati dalla Chiesa cattolico-romana di Inghilterra e del Galles
che ne confermano la genuinità. Tale documento, rivolto alle
alte istituzioni della Chiesa, ai Vescovi appunto di tutto il mondo, doveva servire agli stessi come
istruzione relativa alla volontà della Chiesa di Roma per insabbiare quanto in
materia di abusi sessuali potesse trapelare a danno della sua immagine. E proprio la massima segretezza
era quanto richiesto dall’allora Papa Giovanni XXIII in questo documento più
che mai scandaloso, istruzioni dettagliate, in quelle 69 pagine, per mantenere,
pena la scomunica, il più stretto riserbo su quegli atti di alcuni prelati che,
indiscutibilmente, se resi pubblici, avrebbero danneggiato l’immagine e la
credibilità della Chiesa nel mondo. Il commento di Shea, sul
documento chiamato “Crimine Solicitationies” è davvero indignato; in quelle pagine, arrivate ad
ogni Vescovo del pianeta, c’è la prova esplicita dei sospetti, a suo dire,
della cospirazione vaticana, atta a nascondere tutte le vicende relative ad
abusi sessuali e su minori. I dettami
riportati nel documento, tutte le indicazioni si legge nel testo “devono
essere diligentemente
nascoste negli archivi segreti della Curia come strettamente confidenziali” ed
ancora “né dovranno essere pubblicate o
in inserite in qualche commento” sono davvero inequivocabili, le minacce di
scomunica rivolte a chiunque avesse reso pubblico tutto questo avvalorano
l’ipotesi di quanto sia “scomoda” una verità del genere e di quanto sia stata
determinata la Chiesa, nel nascondere eventuali prove e nel far tacere a
qualsiasi costo le vittime di abusi terribili, da sempre dalla stessa
demonizzati e crudelmente puniti. È di pubblico dominio, come la
Chiesa sia stata ed è ancora nell’occhio del ciclone per lo scandalo dei preti
pedofili, non ultimo l’Arcivescovo di Boston, il Cardinale Bernard Law che fu
costretto a dimettersi, non molto tempo fa, in seguito all’ammissione di aver
nascosto casi di pedofilia e di crimini sessuali commessi nella sua Curia. La Chiesa, rappresentazione
tangibile della casa di Dio in terra e dei suoi dettami, l’unica custode “super
partes” delle verità e dell’amore di Dio, l’anello di collegamento
dell’alleanza di Dio con il popolo della terra …è fatta di uomini, gli stessi
uomini che giornalmente commettono i crimini più efferati, gli stessi uomini
che si vestirono da crociati e partirono per le “guerre sante” contro l’Islam,
contro i ricchi infedeli …chissà, forse lanciate da Papi assetati di potere e
di vanagloria …c’è chi dice nel noto intercalare “non c’è piu’ religione”,
riferendosi al cambiare dei tempi, alle abitudini nuove, dimenticando, in un
pensiero forse troppo bigotto, che la religione in terra, in fondo, forse non
c’è mai stata.
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